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Federica Marcacci (Turismo Licom): “Pasqua positiva, il meteo non ha agevolato ma sono stati giorni di ripresa”

«Sono state vacanze pasquali decisamente positive, sia per la città che per i territori dell’Appennino. Abbiamo riscontrato una buona ripresa del turismo, recuperando un inverno che sicuramente, specie in montagna, ha disatteso le aspettative complice un meteo poco favorevole». Federica Marcacci, presidente Turismo Licom, commenta così i giorni di Pasqua che hanno visto un buon afflusso di turisti, nonostante una situazione meteorologica non certamente favorevole.

«Le strutture ricettive – continua Marcacci – hanno lavorato bene. L’unico rammarico, forse, ha riguardato il meteo che non è stato troppo clemente vista la pioggia che non ha agevolato sicuramente le uscite. Detto questo, alberghi, bar e ristoranti hanno registrato un numero di presenze soddisfacente e non ci possiamo lamentare». Il turismo modenese ha recuperato e superato il livello pre Covid e anche le presenze straniere contribuiscono a rilanciare il turismo in tutto il territorio provinciale. La provincia di Modena, nel mese di aprile, accoglie circa l’8% del turismo annuo. Secondo gli ultimi dati a disposizione elaborati dall’ufficio studi Lapam Confartigianato, ad aprile 2023 il flusso turistico, pari a 67 mila turisti, era del 13,6% superiore ad aprile 2022 e +9,9% rispetto ai livelli precedenti la crisi.

«Quest’anno – prosegue la presidente –, siamo in linea con il trend del 2023, anche per quanto riguarda le presenze di stranieri». Come riportano i dati dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, Modena conta 328 attività ricettive al 31 dicembre 2023, di cui 157 alberghi, 153 alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni come agriturismi, Bed&Breakfast, affittacamere e 15 campeggi. La permanenza media nelle strutture alberghiere modenesi nel mese di aprile è di 1,9 notti, mentre nelle restanti attività ricettive extralberghiere è di 3,1 notti.

Persiste, tuttavia, la criticità del reperimento di personale. «Come già da tempo a questa parte – conclude Marcacci – il problema della difficoltà di reperimento di personale è un diventato un fattore. Se penso ai pubblici esercizi dell’Appennino, che si stanno preparando alla stagione estiva e che si trovano a dover fare i conti con questo fenomeno. Nelle nostre strutture ricettive ci sono standard di qualità e servizio elevati: se l’afflusso di persone continuerà anche nei prossimi anni ad attestarsi su questi livelli, e ci auguriamo vivamente che ciò accada, la mancanza di personale potrebbe diventare un fattore sempre più significativo, che ricadrebbe sulle attività locali».
















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