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Maltrattamenti nei confronti di moglie e figlio: 56enne colpito da misura cautelare a Bologna

I Carabinieri della Stazione di Bologna Indipendenza, nella giornata di sabato scorso 3 febbraio, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e al figlio minore, con l’obbligo di non avvicinarsi a tutti i luoghi da loro abitualmente frequentati, con l’applicazione del dispositivo elettronico, nei confronti di un 56enne italiano, separato, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di maltrattamenti in famiglia.

Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, nasce a seguito di denuncia – querela  presentata da parte di una 51enne italiana, separata (all’epoca dei fatti sposata con il 56enne in questione), incensurata, la quale il 1° luglio 2023 si è presentata presso la Stazione Carabinieri di Bologna Borgo Panigale per sporgere querela nei confronti dell’ex marito, in merito alle sue reiterate ed ossessive condotte moleste nei suoi confronti e nei confronti del figlio minore. I fatti risalgono al periodo che va dal 2011 al 2017.

Difatti la donna, in sede di denuncia, ha riferito ai militari che il 56enne spesso rientrava a casa in evidente stato di alterazione, dettato dall’abuso di sostanze alcoliche, ed iniziava ad inveire contro la stessa, proferendole frasi ingiuriose e aggressioni fisiche, nel corso delle quali rompeva dei mobili. Tali atteggiamenti si ripetevano costantemente, spesso in presenza del loro figlio minore, tanto da costringere la donna a rinchiudersi a chiave, insieme al proprio figlio, all’interno di una stanza, ingenerando nella stessa uno stato di profonda angoscia e preoccupazione per lei e per il minore. In altre circostanze, sempre da quanto raccontato dalla 51enne, l’ex marito (all’epoca dei fatti ancora coniugati) assumeva una condotta violenta anche nei confronti del figlio minore, sempre dopo l’abuso di sostanze alcoliche, in particolar modo colpendolo con schiaffi alla nuca e alle gambe, oppure rivolgendogli delle offese del tipo ”sei un deficiente…sei uno stupido” e a causa di tale comportamento da parte del padre, il minore si rifiutava di stare con lui per paura che potesse fargli del male.

Alla luce di quanto indicato, i Carabinieri hanno rintracciato l’uomo e lo hanno sottoposto alla misura cautelare disposta dal Giudice.

 

















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