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Al Sant’Orsola un nuovo spazio di ascolto Caritas per i più fragili

Caritas, Unibo, Sant’Orsola e Comune di Bologna insieme per accrescere i servizi dedicati a tutti i cittadini più fragili. Uno spazio di ascolto Caritas all’interno del Policlinico. Quasi 9.300 le persone seguite nel 2022

L’ascolto come punto di partenza per il sostegno ai cittadini più fragili. Nasce al Sant’Orsola un nuovo punto di Caritas Bologna, realizzato grazie alla collaborazione dell’Università di Bologna e con l’obiettivo di affiancare il Comune per accrescere ulteriormente l’offerta di servizi della città. Un modo per intercettare, prendere in carico e comprendere i bisogni dei più fragili.

Proprio il Sant’Orsola, infatti, si popola quotidianamente di circa 20mila visitatori tra pazienti, familiari e operatori. Tra queste persone, sempre più spesso, soprattutto pazienti e familiari ma non solo, si verificano condizioni di fragilità che non necessitano di un intervento immediato dei servizi sociali territoriali ma che richiedono ugualmente aiuto e vicinanza. A loro può essere messa a disposizione la rete di solidarietà che Caritas da sempre riesce a intercettare.

Il nuovo servizio è stato inaugurato oggi alla presenza di Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’IRCCS, Maria Letizia Guerra, Delegata per l’Impegno Pubblico dell’Università di Bologna, Luca Rizzo Nervo, Assessore Sanità e Welfare del Comune di Bologna, Don Matteo Prosperini, Direttore Caritas Bologna  e l’Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, Cardinale di Bologna.

Lo spazio, situato in una struttura del viale di accesso al padiglione 25 del Policlinico, sarà a disposizione di tutti i cittadini di Bologna. Si accede su prenotazione una volta a settimana, i martedì (feriali) dalle 9.00 alle 12.00. Per prenotare basterà mandare una mail all’indirizzo caritasbo.cda@chiesadibologna.it.

La Caritas ha già oltre 120 punti di ascolto nelle comunità parrocchiali del territorio metropolitano, dove si applica un metodo mirato ad aiutare le persone ad assumere consapevolezza e a ritrovare fiducia nonché stabilire relazioni per fare conoscere i servizi e le possibilità di aiuto garantite sul territorio. Oltre alle comunità parrocchiali, la Caritas ha avviato da tempo un percorso per avvicinarsi sempre di più ai cittadini aprendo due spazi di ascolto a Porta Pratello e all’Interporto. A questi si unisce oggi quello del Policlinico, scelto appositamente per la sua natura di luogo votato da sempre alla cura e alla solidarietà verso chi è in difficoltà.

 

Solo nel 2022 quasi 9.300 le persone seguite da Caritas Bologna

Dalla rilevazione dei dati,nel 2022 sono state quasi 9.300 le persone seguite come famiglie e/o singoli. Più le famiglie, circa 6.300 che i singoli, ovvero circa 3000. In netto aumento, +19,2% rispetto all’anno precedente quando in totale erano state quasi 8000.

Di fronte alle sfide e alle contraddizioni del nostro tempo, è fondamentale che il servizio dell’ascolto diventi impegno di ognuno di noi e dell’intera comunità, civile e cristiana. Ecco quindi l’obiettivo principale dell’agire del centro di ascolto Caritas: essere stimolo e anima perché la comunità tutta sappia trovare strade sempre nuove per farsi vicina ai più fragili e sia capace di affrontare in modo concreto le situazioni che mettono in difficoltà le persone in diversi momenti della vita.

Una dedica alla piccola Lisa

Lo spazio di Caritas all’IRCCS sarà dedicato alla piccola Lisa, una bimba diversamente abile accolta in una famiglia dell’Associazione Papa Giovanni XXIII e morta a soli 12 anni. La sua è una storia legata profondamente alle persone del Policlinico e alla loro dedizione.

Lisa, infatti, ha lasciato un segno di grande affetto e tenerezza nel reparto pediatrico dove è stata curata lungamente. Con questa dedica si vuole ricordare ancora una volta che le vite di tutti, soprattutto dei fragili, devono essere trattate con cura e solidarietà, non solo dal punto di vista clinico ma anche sociale. Un’idea di presa in carico nella quale l’IRCCS crede da sempre.

La malattia e la vita di Lisa hanno rappresentato un esempio concreto di cosa può fare la solidarietà: mettere in rete tanti soggetti, creare comunità, accogliere i fragili e alleviare le loro difficoltà. Con questa dedica e questo nuovo luogo di ascolto, quindi, si conferma l’impegno nella collaborazione tra le istituzioni e la città in tutte le sue manifestazioni sociali, di cura e solidarietà.

 

















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