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La chiesa di via Cannizzaro passa alla comunità ortodossa moldava di Modena

don Fabio Bellentani, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, padre Simion Moraru

Come un dono di Natale, la comunità della Chiesa ortodossa moldava di Modena, guidata da padre Simion Moraru, entra in possesso della chiesa di via Cannizzaro, non utilizzata da tempo, per darle nuova vita come sede delle attività di culto ma anche di aggregazione, solidarietà, culturali e sportive.

Con una delibera di giunta approvata nei giorni scorsi, il Comune di Modena, proprietario dell’area e dei fabbricati, ha autorizzato, infatti, la cessione del diritto di superficie finora in capo alla parrocchia Gesù Redentore (subentrata nel 2012 alla parrocchia Maria Immacolata) all’associazione San Demetrio che potrà usufruirne a tempo indeterminato.
Il passaggio dell’area e della chiesa dalla parrocchia di Gesù Redentore, rappresentata da don Fabio Bellentani, alla chiesa ortodossa moldava di padre Simion è stato sancito simbolicamente oggi, mercoledì 20 dicembre, proprio alla chiesa di via Cannizzaro alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli. La cessione alla chiesa ortodossa moldava risponde anche alla petizione dei residenti della zona di via Einstein che lamentavano lo stato di abbandono dell’area.
Entrando in possesso della chiesa, la comunità ortodossa si fa carico dei necessari interventi di riqualificazione del fabbricato e dell’area circostante e di opere di efficientamento energetico.
Terminati gli interventi, la chiesa diventerà la sede principale della chiesa ortodossa moldava di Modena, che attualmente celebra il culto in via Panni. Una sede che, però, sta diventando troppo piccola per una comunità in crescita, che vede, in media, tra le settanta e le cento persone (provenienti da diversi paesi dell’Europa dell’est) presenti alla messa della domenica e che, prevede padre Simion, sarà presente al completo per la celebrazione della liturgia della Natività il 25 dicembre. Le chiese al di fuori della Moldavia, infatti, adottano il calendario moderno in uso anche ai cattolici, mentre nel paese di origine si segue ancora il calendario più antico secondo il quale il Natale cade il 7 gennaio. E per non scontentare nessuno, padre Simion, quel giorno celebrerà nuovamente la nascita di Cristo, in una doppia festa di Natale.

















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