ROMA (ITALPRESS) – “Ero sicuro che avremmo vinto contro l’Australia, i valori sul campo mi facevano stare abbastanza tranquillo. La vera finale è stata contro la Serbia. Sono felicissimo per i ragazzi perchè se lo meritano e poi è un grande premio a tutto il tennis italiano e a tutto il movimento”. Così Corrado Barazzutti, ex capitano di Coppa Davis ed eroe della nazionale del 1976 che vinse la prima insalatiera, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, sul trionfo dei ragazzi guidati da Filippo Volandri. In quale giocatore si riconosce di più l’ex ct azzurro è presto detto: “Ero un giocatore con delle caratteristiche abbastanza atipiche, ma che combatteva e lottava fino all’ultimo. In questa squadra di Coppa Davis sono tutti così. Abbiamo caratteri molto simili”. “Sui tre match point per Djokovic, considerando la storia di Nole e che parliamo del miglior giocatore di tutti i tempi, ho pensato che la partita potesse essere quasi finita – ha poi svelato Barazzutti, tornando sul match tra Djokovic e Sinner a Malaga – Quasi, perchè nel tennis non è mai finita fino all’ultimo. Sul primo match point, sullo 0-40, Djokovic ha sbagliato una palla comoda: quella leggerezza mi ha fatto venire il dubbio. Lì ho pensato che qualcosa potesse cambiare. Poi Sinner ha giocato due punti eccezionali e ha ripreso in mano la partita”. Per quanto riguarda la corsa di Sinner al numero 1 del ranking Atp, “non lo è al livello di classifica, ma in questo momento è già il numero 1 del mondo per come sta giocando. Lo diventerà abbastanza in fretta,valla fine dell’anno prossimo potrebbe già esserlo. Ci sono tutti i presupposti perchè diventi numero uno del mondo tra un anno, massimo due. Mi sembra inevitabile, si contenderà questo posto con Alcaraz. C’è anche Rune che si sta facendo avanti. Ma sicuramente diventerà numero 1 del mondo molto in fretta”. Sulla crescita di Arnaldi: “Ha fatto grandissimi progressi negli ultimi mesi, è un ragazzo con grande potenziale, è stato bravissimo in questa Coppa Davis, ha giocato una partita difficilissima ieri, tutti sapevano che se avesse vinto contro Popyrin, la Coppa Davis sarebbe stata dell’Italia. Non era facile giocare in queste condizioni – ha concluso Barazzutti – Farà molto bene in futuro”.
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