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Anche il Mit di Boston verso il Tecnopolo di Bologna

La Regione avvia una ricerca con il Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology

Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna

Nuove tecnologie intelligenti, basate su sensori e raccolta dati per migliorare la qualità della vita dei cittadini. È questo l’oggetto della ricerca che la Regione avvierà con il Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, USA, tramite lo studio di fattibilità volto ad aprire un distaccamento del laboratorio nel Tecnopolo Manifattura di Bologna a partire dal 2025.

Nell’ambito dell’espansione della presenza internazionale del MIT Senseable City Lab, che sta aprendo sedi “satellite” in diverse parti del mondo per instaurare relazioni a lungo termine con i territori ospitanti, la Giunta regionale ha dato il via libera formale all’intesa, che prevede una prima fase di durata annuale di “esplorazione” delle modalità di realizzazione del laboratorio e dell’area di interesse in cui insediarlo, attraverso uno studio di fattibilità e l’individuazione dei potenziali partner locali. Fase che è propedeutica a una futura decisione sull’effettiva apertura e all’avvio operativo del Laboratorio in Emilia-Romagna.

“Stiamo lavorando per portare un’ulteriore eccellenza internazionale nel nostro Tecnopolo di Bologna, per sviluppare con il MIT un progetto che coinvolga nel processo di innovazione sia le strutture che fanno ricerca presenti nel territorio, che i territori e i cittadini- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora all’Università e Ricerca, Paola Salomoni-. Questo è un ulteriore riconoscimento dell’importanza che sta assumendo la nostra Data Valley nel mondo. La nostra Regione ha messo la transizione digitale e quella ecologica al centro della propria programmazione strategica, con il Patto per il Lavoro e per il Clima, l’Agenda Regionale 2030 e la Strategia di Specializzazione Intelligente 2021-2027”.

“Il forte investimento infrastrutturale nella costruzione della Data Valley regionale, che ha come hub il Tecnopolo di Bologna con il supercomputer Leonardo, il quarto al mondo per potenza di calcolo, ha creato un ecosistema digitale favorevole ad attrarre competenze da tutto il mondo, permettendoci di aprire le porte anche ai ricercatori del MIT, Università ai vertici del ranking mondiale. Con questo accordo- chiudono Bonaccini e Salomoni- aggiungiamo un altro prestigioso tassello alla rete d’eccellenza del nostro sistema di ricerca”.

“Le città si trasformano, richiedendo risposte innovative alle nuove esigenze quotidiane- afferma il professor Carlo Ratti, direttore del MIT Senseable City Lab-. La soluzione risiede nell’esplorazione di come le tecnologie digitali possano migliorare la vita nelle nostre città. Nell’ambito della regione Emilia-Romagna e in tutta Italia, lavoreremo con strategie digitali per una trasformazione intelligente delle infrastrutture urbane”.

In particolare, l’intesa tra Regione e MIT prevede la stipula di due accordi. Il primo per l’adesione al “MIT Senseable City Consortium”, necessario per entrare a far parte del programma in qualità di “Non-Profit and Government Member”. Il secondo prevede il finanziamento di attività di ricerca e dello studio di fattibilità per individuare modalità di realizzazione e area di insediamento.

 

Missione istituzionale della Regione in Massachusetts

I rapporti tra Regione Emilia-Romagna e il Senseable City Lab del MIT si consolideranno già a partire dalle prossime settimane, con la missione istituzionale di una delegazione della Regione guidata dall’assessora Salomoni al Forum on Future Cities del 4 dicembre organizzato dal Senseable City Lab al MIT Museum di Cambridge, in Massachusetts. Il forum avrà come tema la decarbonizzazione delle città e il contributo che la ricerca, i big data e le nuove tecnologie possono dare per il conseguimento di questo obiettivo. Previsto anche un incontro al Consolato generale d’Italia a Boston.

 

Cosa fa il Senseable City Lab

Il Senseable City Lab, laboratorio di ricerca omni-disciplinare del Massachusetts Institute of Technology, svolge la sua ricerca sull’interazione tra città, persone e tecnologie, esplorando il modo in cui la diffusione dei dispositivi digitali e delle reti di telecomunicazione stanno influenzando l’ambiente urbano. Attivo da 20 anni, il laboratorio diretto dal professor Carlo Ratti ha attivato nel tempo collaborazioni con dozzine di istituzioni, aziende, fondazioni ed enti pubblici in tutto il mondo. Il Senseable City Lab afferisce al Dipartimento di Urban Studies and Planning del MIT, da numerosi anni al primo posto nella classifica mondiale delle Università. Il lavoro del Laboratorio si basa su diversi campi quali la pianificazione urbana, l’architettura, il design, l’ingegneria, l’informatica, le scienze naturali e l’economia, per catturare la natura multidisciplinare dei problemi urbani e fornire ricerca e applicazioni che consentano di migliorare la vita dei cittadini. Dal 2004, il Senseable City Lab è cresciuto rapidamente raggiungendo oltre 130 progetti completati con più di 500 pubblicazioni scientifiche.

















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