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Reggio città senza barriere: al via le opere per rendere il parco Noce nero prima area verse pienamente accessibile

Rabitti: “Sarà un luogo diverso, con giochi inclusivi semplicemente adatti a tutte e tutti. Spero che possa essere un esempio per progettare i nuovi parchi della nostra città”

Inizia in questi giorni il progetto di riqualificazione, promosso dal Comune di Reggio Emilia nell’ambito degli interventi di Reggio Emilia Città senza barriere, che renderà il parco Noce nero di via De Gasperi l’area verde più inclusiva della città. Obiettivo di questo intervento, nato anche dalle necessità raccolte nella comunità, è mettere a disposizione della città un luogo privo di barriere fisiche, sensoriali e cognitive, dando la possibilità di accedere e vivere lo spazio anche a bambini e bambine con disabilità, che qui troveranno giochi e percorsi ludici pienamente fruibili. Nel parco verranno infatti installate giostre innovative a cui si potrà accedere, ad esempio, anche restando in carrozzina.

Una delle cose più ingiuste che ho incontrato è stata vedere un bambino o una bambina con disabilità in un parco davanti a giochi che non può utilizzare – afferma Annalisa Rabitti, assessora a Cultura, Marketing territoriale e Pari opportunità, con delega a Città senza barriere – Il parco del Noce Nero sarà un luogo diverso, con giochi inclusivi semplicemente adatti a tutte e tutti. Spero che possa essere un esempio per progettare i nuovi parchi della nostra città in questo modo. Come spesso accade lavorando sull’inclusione, si scopre che i luoghi pensati anche per le persone con disabilità possono essere bellissimi e migliori degli altri. Progettare per tutti e tutte vuole dire cambiare la prospettiva di partenza e semplicemente progettare meglio”.

Nonostante siano già numerosi i progetti realizzati per migliorare l’accessibilità, non sono presenti in città parchi che possano davvero offrire condizioni di piena inclusività. Il progetto del parco Noce nero si propone quindi come un modello, poiché consente non solo di superare quelli che possono essere gli elementi di maggior criticità, come la scarsa riconoscibilità degli ingressi o la presenza di pavimentazioni non omogenee e non percorribili da tutti, ma anche la mancanza di strutture ludiche diversificate che possano permettere a tutti di svagarsi all’aria aperta.

 

INSTALLAZIONI, PERCORSI E MATERIALI – Nell’area gioco vicina alla ‘collina’ del parco Noce nero, verranno installate attrezzature accessibili quali: un dondolo e una giostra girevole fruibili in carrozzina, giochi a molla con schienali e protezioni contenitive, altalene di ampie dimensioni. Sfruttando forme e livelli del terreno, verrà realizzato anche un ‘percorso avventura’ con dossi e saliscendi percorribili in carrozzina come si trattasse di ‘montagne russe’.

I nuovi percorsi pedonali in calcestruzzo con ghiaia a vista, materiale già utilizzato nel parco, antiscivolo e resistente, permetteranno di realizzare camminamenti adatti a tutte le persone e, grazie ad alcuni accorgimenti podottatili concordati con la sezione Unione italiana ciechi e ipovedenti di Reggio Emilia, favoriranno la fruibilità anche alle persone non vedenti o ipovedenti. I percorsi saranno senza salti di quota e complanari con la pavimentazione antitrauma delle aree gioco. Saranno inoltre valorizzati gli accessi direttamente connessi all’area gioco con l’inserimento di nuovi pannelli comunicativi ideati con il contributo delle scuole.

 

PARTECIPAZIONE – Nelle fasi di progettazione, a cura del Criba, sono state coinvolti cittadini, le associazioni che si occupano di adulti e bambini con disabilità, gli enti e le scuole del territorio. Uno dei parametri che ha portato a scegliere il parco Noce Nero come intervento pilota di trasformazione in parco inclusivo è stata proprio la partecipazione di realtà che già gravitano attorno al parco di via De Gasperi. Le scelte progettuali sono state fatte insieme alle associazioni del territorio.

Gli interventi nel parco del Noce Nero vengono realizzati con le risorse del piano Città senza barriere e i contributi provenienti dal fondo per l’inclusione delle persone con disabilità, che il servizio Politiche di Welfare e Intercultura del Comune di Reggio Emilia ha destinato al progetto nell’ambito di una programmazione zonale.

 

















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