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Fermato “topo” d’auto, si cerca il proprietario di una fede

Una fede nuziale forse sottratta a qualcuno, magari presa all’interno di un’automobile. Impossibile risalire al legittimo proprietario dal lungo elenco di denunce di furto o smarrimento di fedi nunziali conservato in Questura, poiché si tratta, in gergo, di un oggetto “anonimo”, simile cioè a migliaia di altri anelli che gli sposi si scambiano davanti all’altare o a un pubblico ufficiale. Se non fosse per la data incisa all’interno, quella è, invece, unica e ben nota alla persona che un giorno la indossava. Su questa certezza poggia la speranza della Polizia locale di Modena di rintracciarne il proprietario a cui restituire il prezioso oggetto.

L’anello è stato trovato a un giovane straniero fermato dagli agenti della Polizia locale nel pomeriggio del 9 agosto, che ha cercato di disfarsene gettandolo. Il giovane era stato riconosciuto e segnalato agli operatori da alcuni passanti che il giorno precedente lo avevano visto armeggiare su alcune auto in sosta in zona San Faustino. Le immagini delle telecamere private esaminate dalla Polizia locale hanno confermato sia l’effrazione di ben tre auto, anche parcheggiate in aree cortilive private, che la sottrazione di diversi oggetti da parte del ragazzo: un cellulare, un caricabatterie e infine un paio di occhiali da sole.

Sottoposto a fermo e accompagnato al Comando di via Galilei per l’identificazione, il ragazzo, regolare sul territorio italiano ma senza fissa dimora, è stato quindi denunciato all’Autorità giudiziaria per il furto commesso sulle auto, oltre che per il reato di ricettazione per quella fede che ha cercato di buttare quando gli agenti lo hanno fermato, gli stessi che hanno prontamente recuperato l’anello.

Ora gli operatori della Polizia giudiziaria aspettano al Comando di via Galilei 165 il legittimo proprietario dell’anello per restituirglielo. Il furto della fede potrebbe risalire a non più di qualche mese fa. Sul cerchietto d’oro è incisa la data del matrimonio celebrato nel 2013, ma non a Modena: è infatti già stato appurato che la fede non è stata sottratta a nessuno delle persone che ha celebrato la cerimonia di nozze in città nel giorno inciso sull’anello; indicazione precisa del giorno che dovrà appunto essere fornita da chi si recherà al Comando per la restituzione.

















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