giovedì, 16 Maggio 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeCronacaEra reggiano uno dei finanzieri morti sul Monte Mangart





Era reggiano uno dei finanzieri morti sul Monte Mangart

foto Agenzia Fotogramma per Italpress

Era reggiano uno dei due finanzieri e soccorritori del Soccorso alpino  morti mentre salivano in cordata sul Monte Mangart, sulle Alpi Giulie al confine tra Italia e Slovenia. Il ritrovamento dei corpi senza vita alla base della parete del Piccolo Mangart di Coritenza, dove da ieri mattina Giulio Alberto Pacchione, 28 anni di Reggio Emilia, e Lorenzo Paroni, 30 anni di Pordenone, entrambi finanzieri a Tarvisio, stavano risalendo la via Piussi, una via di sesto grado che percorre il verticale pilastro Nord.

I due erano in attività ufficiale di addestramento come finanzieri ed erano attesi in caserma in serata. L’allarme è scattato tardi in quanto era nota la difficoltà della via, che richiede tempo e impegno, ed erano altrettanto note le altissime capacità dei due alpinisti.
Entrambi facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

La dinamica dell’incidente è al vaglio degli inquirenti, ma secondo una prima valutazione si sarebbe trattato di una tragica fatalità, scatenata da cause oggettive e ambientali, con un probabile crollo o distacco dall’alto che ha trascinato entrambi giù.
I colleghi in caserma hanno iniziato a preoccuparsi e intorno a mezzanotte si sono portati a Fusine Laghi e poi nei pressi del Rifugio Zacchi, dove era stato parcheggiato il loro mezzo.
Una volta giunti a piedi alla base della parete c’è stata la triste scoperta. Il recupero dei corpi, ancora legati in cordata, è avvenuto questa mattina intorno alle 8:30, con l’elicottero della Protezione Civile e le salme si trovano all’obitorio di Tarvisio presso il Cimitero Plezzut, dove sono attesi i parenti.

 

 
















Ultime notizie