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Lotta alla zanzara, le azioni messe in campo dal Comune di Bologna e cosa devono fare i cittadini

Prevenzione, trattamenti larvicidi, rilascio di maschi sterili. Da domani rinnovata l'ordinanza con le regole per limitare interventi tossici adulticidi

Anche quest’anno il Comune di Bologna interviene per contenere la proliferazione della zanzara tigre e di quella comune, con trattamenti nelle aree pubbliche e con prodotti a basso impatto ambientale. I trattamenti, iniziati ad aprile, saranno eseguiti a cadenza mensile fino a ottobre.

Come è noto la zanzara è un insetto stagionale che si riesce a contenere in particolare quando è in stato larvale, mentre tale attività è molto più impegnativa quando si presenta come insetto adulto, richiedendo insetticidi che sono maggiormente tossici e dannosi.

Poiché le larve sono generalmente presenti nelle piccole raccolte d’acqua, in particolare nei tombini, è fondamentale il contributo e la collaborazione di tutti i cittadini che devono provvedere al trattamento delle aree private, senza il quale anche le azioni messe in campo dall’Amministrazione nelle aree pubbliche verrebbero vanificate.

Da domani, giovedì 1 giugno, si rinnova l’ordinanza per limitare gli interventi adulticidi, più tossici e dannosi. L’ordinanza specifica anche quest’anno le stesse regole in caso si ricorra a interventi adulticidi con rilascio di insetticida in atmosfera. L’obiettivo dell’ordinanza è di incentivare i trattamenti larvicidi preventivi.
Un intervento di emergenza va attuato soltanto in caso di vera necessità, quando il numero di zanzare è molto alto, perché abbatte la presenza di insetti adulti solo per poco tempo, costa di più e ha un impatto maggiore sull’ambiente. 

  • Quando un proprietario deve eseguire un intervento adulticida lo deve comunicare ad Ausl con almeno cinque giorni di anticipo compilando il modulo online
  • Occorre allegare una dichiarazione in cui siano indicate l’area dove si intende eseguire l’intervento, il giorno e l’ora.
  • I trattamenti adulticidi negli spazi privati devono inoltre rispettare le prescrizioni e modalità di esecuzione regolamentate per legge e dalle Linee Guida Regionali.
  • qui tutte le informazioni dettagliate

In particolare, occorre:

  • affiggere un significativo numero di cartelli informativi alla cittadinanza attorno all’area da trattare
  • effettuare i trattamenti nelle ore crepuscolari, notturne, o nelle prime ore del mattino
  • evitare che persone e animali vengano a contatto con l’insetticida irrorato allontanandoli dalla zona del trattamento prima di iniziare l’irrorazione
  • accertarsi della avvenuta chiusura di porte e finestre
  • non direzionare la nube irrorata su alberi da frutta, e non irrorare fiori, erbe, arbusti o piante durante il periodo di fioritura, né piante che producono melata
  • in presenza di apiari nell’area che si intende trattare o nelle aree limitrofe alla stessa, entro una fascia di rispetto di almeno 300 metri, l’apicoltore deve essere avvisato con un congruo anticipo, in modo che possa provvedere a preservarle
  • coprire, o lavare dopo il trattamento, arredi e suppellettili presenti nel giardino
  • non irrorare laghetti, vasche e fontane contenenti pesci o che servano da abbeveratoio per animali di ogni genere, oppure provvedere alla loro copertura con appositi teli impermeabili prima dell’inizio dell’intervento
  • far frequentare l’area trattata soltanto dopo almeno 2 giorni dall’irrorazione;
  • se nell’area sono presenti orti evitare il consumo di frutta e verdura per almeno 3 giorni; si consiglia di coprire le verdure dell’orto con un telo impermeabile durante i trattamenti e di lavarle accuratamente prima del consumo.
  • per informazioni si può scrivere un’email a: malattiedavettori@ausl.bologna.it

Cosa dobbiamo fare tutti

Dall’inizio di aprile alla fine di ottobre bisogna:

  • non abbandonare all’aperto contenitori che possano raccogliere acqua (sottovasi, annaffiatoi, recipienti ecc.) oppure svuotarli dopo l’uso e rovesciarli in modo che non raccolgano acqua piovana
  • proteggere con una rete zanzariera a maglie fitte i contenitori che non possono essere svuotati e rovesciati (es.: i bidoni degli orti) oppure chiuderli ermeticamente
  • trattare con prodotti larvicidi l’acqua dei tombini e delle caditoie nel periodo da aprile a ottobre
  • non abbandonare all’aperto rifiuti
  • Inoltre si raccomanda di:
  • svuotare fontane o laghetti ornamentali oppure effettuare gli interventi larvicidi con gli appositi prodotti a basso impatto ambientale, adatti agli ambienti acquatici. In alternativa si possono introdurre pesci rossi, che si nutrono di larve di zanzara
  • non conservare i copertoni all’aperto, oppure coprirli con un telo ben teso, da svuotare dopo ogni pioggia. In ogni caso, assicurarsi sempre che non vi sia acqua al loro interno
  • falciare regolarmente l’erba e le siepi, in modo che le zanzare adulte non vi si annidino
  • Questi e altri comportamenti sono previsti dal Regolamento comunale d’Igiene (art. 148) che, in caso di inadempimento, prevede anche sanzioni da parte della Polizia locale e della Ausl di Bologna.

Cosa fa il Comune: la prevenzione

  • I tombini, dove si accumula l’acqua piovana, sono il luogo preferito dalle zanzare per deporre le uova.
  • Ogni mese mettiamo un larvicida negli oltre 90 mila tombini che si trovano su area pubblica (per esempio scuole e parchi) e nelle caditoie stradali, cioè le fessure che si trovano sul ciglio dei marciapiedi.
  • Il trattamento dei tombini è monitorato con un sistema elettronico satellitare che permette di sapere in tempo reale tutte le vie e le aree pubbliche trattate e di controllarne l’efficacia.
  • I trattamenti larvicidi nei canali vengono effettuati ogni 15 giorni.
  • Il Comune svolge inoltre controlli di qualità; si può affermare che oltre il 95 % dei tombini del Comune non genera zanzare.
  • Il pieghevole “Proteggiamoci insieme dalle zanzare” con tutte le informazioni utili è stato stampato in 5 mila copie e distribuito nelle sedi di quartiere, Urp e servizi ai cittadini, oltre che diffuso dalle Gev nelle loro attività di informazione e in formato web (in allegato)

Il rilascio di maschi sterili. Area scelta: Casteldebole

  • Prosegue anche quest’anno l’impiego della nuova tecnica di immissione nell’ambiente di maschi sterili di zanzara tigre: sono innocui, non pungono e accoppiandosi con le femmine selvatiche le rendono incapaci di deporre uova fertili e quindi ne bloccano la riproduzione.
  • L’impresa che si occupa dell’intervento è il Centro Agricoltura Ambiente (CAA) di Crevalcore. L’intervento sarà affiancato al consueto trattamento con prodotti biologici dei tombini nelle aree pubbliche e a quello nei cortili privati in collaborazione con i cittadini.
  • Dopo quattro anni di trattamenti eseguiti in un area campione situata in zona Bertalia – via Agucchi, quest’anno l’area scelta è quella di Casteldebole.
  • Il piano di lotta prevede un passaggio nei cortili privati “porta a porta”, con rimozione dei focolai, trattamento larvicida biologico in ambito privato e consegna gratuita di un prodotto larvicida da utilizzare nel corso della stagione a cura del cittadino. Il turno porta a porta ha la funzione di ridurre la produttività di zanzare del territorio in modo da contenere il numero dei maschi sterili da rilasciare.
  • I rilasci di maschi sterili di zanzara tigre vengono eseguiti due volte a settimana (indicativamente il lunedì e il giovedì), da maggio fino a fine settembre, mediante un’auto resa visibile con lampeggiante e targhe identificative. Nel dettaglio, verranno rilasciati tra i 50 e i 120 mila maschi sterili prodotti nell’allevamento del Centro Agricoltura Ambiente.
  • L’intervento, affiancato al trattamento con prodotti biologici dei tombini nelle aree pubbliche e a quello nei cortili privati in collaborazione con i cittadini, ha fatto riscontrare nei primi quattro anni di sperimentazione una riduzione della densità di uova fertili di zanzara tigre del 55-60%, confermando la validità dei nuovi metodi di prevenzione basati sulla lotta integrata biologica e sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione.

In caso di emergenza sanitaria
Nelle aree dove sono stati registrati casi di malattia importati (diffusione di virus come Dengue, Chikungunya e Zika), il Comune svolge un trattamento capillare in area pubblica e privata entro 24 ore dalla segnalazione (come previsto dal Piano nazionale di sorveglianza) o nei luoghi di affluenza serale delle persone (se è presente il virus West Nile).

Cosa devono fare i cittadini da aprile a ottobre

  • I trattamenti larvicidi nelle aree private
  • Nelle proprietà private occorre svolgere il trattamento dei tombini con cadenza mensile (da aprile a ottobre) utilizzando i prodotti larvicidi. Nelle Farmacie Comunali e associate a Federfarma sono disponibili i prodotti e tutte le informazioni utili per il loro utilizzo. I prodotti sono reperibili anche nella grande distribuzione e nei negozi specializzati.
  • Nei condomini, nelle aree dove insistono le attività produttive e in ogni spazio di socialità all’aperto, i proprietari privati possono svolgere le attività di prevenzione in autonomia oppure incaricando un’impresa.
  • Grazie al supporto delle Guardie Ecologiche Volontarie i cittadini possono inoltre stipulare con il Comune dei Patti di collaborazione e ricevere gratuitamente il prodotto biologico necessario per effettuare due trattamenti larvicidi.
  • Per essere rilevante dal punto di vista dell’interesse pubblico, il patto di collaborazione non deve coinvolgere un solo condominio, ma almeno 5 edifici di grandi dimensioni o 8 se di piccole dimensioni.

Chi intende sottoscrivere un patto di collaborazione con l’Amministrazione deve:

  • inviare a CittadinanzaAttiva@comune.bologna.it il modulo disponibile qui
  • sottoscrivere in Quartiere il patto di collaborazione
  • aspettare di essere contattato dalle GEV per concordare la consegna del prodotto biologico per i primi due trattamenti
  • continuare fino ad ottobre con i trattamenti acquistando il prodotto















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