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Finisce in carcere l’automobilista che, volontariamente, ha investito due giovani nell’area di servizio Campogalliano Est sulla A22

Nella giornata di oggi, personale della Polizia Stradale e della Squadra Mobile di Modena
ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino moldavo di 33 anni, gravemente indiziato del reato di tentato omicidio aggravato continuato.

L’indagato, il 26 febbraio scorso, presso l’area di servizio di Campogalliano Est
dell’Autostrada del Brennero A22, a bordo della propria autovettura ha in vestito da tergo due giovani ragazze, che si trovavano all’interno dell’area, causando ad una lesioni con prognosi di 60 giorni e all’altra un trauma policontusivo con prognosi di 10 giorni.

Il tempestivo intervento di una pattuglia della Sottosezione Modena Nord della Polizia
Stradale, che ha immediatamente avviato l’attività di indagine, con il coordinamento della
Procura della Repubblica, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico
dell’indagato.

Grazie anche all’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, di cui è
dotata l’area di servizio, e di quelle di un veicolo in sosta, è emerso infatti che il cittadino moldavo, deliberatamente accelerava e sterzava in direzione delle due ragazze, nonostante non vi fossero ostacoli da evitare, investendole di proposito. Senza fermarsi e nemmeno rallentare, l’uomo si dava alla fuga.

Nei pressi di Carpi andava poi ad impattare contro il guard-rail. Abbandonato il veicolo non
marciante, raggiungeva il casello. Sforzando e aprendo una sbarra, che delimita un parcheggio riservato ai dipendenti del casello, tentava di impossessarsi di un altro veicolo.

Sulla scorta di elementi probatori gravemente indizianti a carico dell’indagato, la
Procura della Repubblica di Modena si è determinata ad avanzare richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere, ravvisando il pericolo concreto ed attuale di recidivazione.
Il Giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta, ha disposto l’applicazione
della misura custodiale in carcere nei confronti dell’indagato.

















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