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Rifiuti, a Modena aumentano i controlli sugli abbandoni e le multe

Con l’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, a Modena aumentano i controlli sugli abbandoni e crescono le sanzioni mentre proseguono le azioni “educative” e informative per correggere i conferimenti errati e indicare le modalità corrette da adottare.

Tra il 2021 e il 2022 il Comune di Modena ha aumentato i controlli sugli abbandoni dei rifiuti sia attraverso nuovi agenti accertatori sia raddoppiando il numero delle telecamere di controllo distribuite sul territorio: i nuovi agenti, insieme alla Polizia Locale, alle Guardie ecologiche volontarie (Gev), alle Guardie ecologiche di Legambiente (Gel) e ai Carabinieri Forestali, eseguono controlli quotidiani e accertamenti ambientali con l’obiettivo di educare, informare e, quando è necessario, sanzionare. Le telecamere, passate da cinque a dieci, sono strutture mobili che vengono posizionate a rotazione sul territorio dove, per esempio, si verificano i maggiori accumuli di rifiuti oppure dove i quantitativi di rifiuti, magari abbandonati all’esterno dei cassonetti, non sono coerenti con i volumi reali che corrispondono alla densità abitativa dell’area.
L’aumento dei controlli ha portato a una conseguente crescita delle sanzioni che sono passate dalle 462 del 2021 alle 655 del 2022. I controlli stanno proseguendo, e nei primi mesi del 2023 sono già stati individuati, anche grazie alle telecamere, e sanzionati diversi episodi di abbandono.
Dagli accertamenti risultano, appunto, abbandoni di rifiuti urbani al di fuori dei cassonetti, abbandoni di ingombranti e di materiali edili. Significativi anche gli abbandoni per migrazione dei rifiuti, in particolare nelle aree di ingresso alla città (come strada Albareto, strada Vignolese, Ponte Alto). In questi casi, attraverso la lettura delle targhe delle auto riprese dalle telecamere, è stato possibile verificare che si tratta per lo più di conferimenti da parte di persone che provengono da Comuni limitrofi dove è già stata attivata la tariffazione puntuale.
Nelle aree dove è già stata attivata la nuova modalità di raccolta differenziata dei rifiuti, si verificano anche situazioni di esposizione o di differenziazione errata dei rifiuti, per esempio: carta o plastica esposte nel giorno sbagliato o inserite nel sacchetto sbagliato. In questi casi, gli accertatori di Hera, appongono un tagliando sul sacchetto e, attraverso il codice identificativo del sacchetto stesso, risalgono alla persona che si è sbagliata e che viene informata, attraverso un avviso nella cassetta della posta, una visita o una telefonata, dell’errore commesso. In base al regolamento Atersir anche questi errori sarebbero sanzionabili, ma almeno per tutta la fase di rodaggio proseguirà anche l’azione “educativa” per informare dell’errore e spiegare le modalità corrette di conferimento.
L’avvio in città del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti è stato accompagnato da una diffusa azione informativa: gli operatori di Hera hanno contattato 37.500 utenze nelle aree dove la nuova modalità è già in applicazione, più ottomila in centro storico. Sono state effettuate 12 assemblee per informare i cittadini e rispondere ai loro dubbi mentre una tredicesima è in programma lunedì 27 febbraio, alle 20.45, all’Auditorium Beccaria, in vista della partenza della raccolta differenziata in centro storico. Per rispondere alle domane di residenti ed esercenti, inoltre, sono ancora attivi, gli info point di Hera in piazza Mazzini, ogni sabato mattina, e al Mercato Albinelli, tutti i giorni dalle 9 alle 13.30, dove è presente anche un Punto Smeraldo per ritirare il kit per la differenziata. Informazioni si possono avere anche tutti i giorni alla Casa Smeraldo di via Razzaboni che sarà aperta almeno fino alla fine di marzo.

GLI ABBANDONI, DAGLI INGOMBRANTI ALLE MIGRAZIONI

È mercoledì 8 febbraio 2023, l’utilitaria arriva in via delle Suore a Modena e si ferma proprio davanti ai cassonetti dell’isola ecologica. L’autista scende e scarica dal bagagliaio quello che potrebbe essere un imballaggio in plastica o legno, stretto e lungo un paio di metri, che abbandona, appoggiandolo con cura sul fianco del cassonetto insieme ad alcuni secchi di materiali edili. Poi risale in auto e se ne va, ignaro del fatto che tutta la scena è stata ripresa dalla telecamera di sorveglianza collocata nell’area dalla Polizia locale di Modena proprio per controllare gli abbandoni dei rifiuti e arrivare a sanzionare gli autori.

La telecamera di via delle Suore è una delle dieci in funzione in città, posizionate di volta in volta nei luoghi dove si verificano i maggiori abbandoni di rifiuti come, per esempio, a Ponte Alto, una delle vie di ingresso a Modena, tra le preferite per le cosiddette “migrazioni” dei rifiuti che vengono abbandonati da residenti nei Comuni confinanti dove è già in vigore la tariffazione puntuale calcolata sulla base della quantità di rifiuto indifferenziato prodotto. In questo caso, ripreso a giugno 2022, una donna scarica da un furgoncino in sosta davanti all’isola ecologica diversi grossi sacchi di rifiuti indifferenziati che abbandona tra i cassonetti evitando di pagare la tariffa ma incorrendo nella sanzione grazie alla lettura della targa del furgoncino.

A contribuire ad ammassare rifiuti nei pressi dei cassonetti stradali sono anche persone che, magari perché hanno sbagliato il giorno del conferimento o perché hanno deciso di non aspettare il ritiro da parte di Hera, abbandonano in strada i sacchetti blu e gialli della carta e della plastica. Come accaduto il 6 febbraio a Cognento, dove è già attiva la raccolta porta a porta per la carta e la plastica. Un abbandono che, anche in questo caso, è stato ripreso dalla telecamera mobile collocata nei pressi dell’isola ecologica.

















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