ROMA (ITALPRESS) – “Ogni futura riforma, prima di essere affidata alle valutazioni del Parlamento sovrano, si comporrà attraverso l’ascolto di tutte le voci del sistema giustizia, dall’avvocatura all’accademia e alla magistratura”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 della Corte di Cassazione. “Quello che si è chiuso è stato un anno scandito dall’immissione massiccia di nuove risorse – ha aggiunto – grazie ai fondi del Pnrr e di nuovi investimenti per una necessaria accelerazione della digitalizzazione. E’ stato inoltre un anno di articolate riforme finalizzate a razionalizzare e ridurre i tempi del giudizio, queste innovazioni che ora devono trovare attuazione stanno richiedendo ulteriori sforzi organizzativi”. Il ministro Nordio ha poi ribadito che l’autonomia e l’indipendenza della magistratura rappresentano “un pilastro della nostra democrazia, garantita dalla Costituzione, sono principi inderogabili che hanno accompagnato tutta la mia lunga attività professionale in procura. Se non avessi creduto e non credessi nella loro sacralità non avrei rivestito la toga, come spero di aver fatto, con dignità e onore”.
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