giovedì, 12 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeModena"Giulio Cesare" del Teatro dei Venti in scena il 3 e il...





“Giulio Cesare” del Teatro dei Venti in scena il 3 e il 4 febbraio nel Carcere di Modena

Invio dati entro il 19 gennaio per le autorizzazioni all'ingresso

Giulio Cesare – Teatro dei Venti (ph Chiara Ferrin)

Sono aperte fino al 19 gennaio le prenotazioni per “Giulio Cesare”, lo spettacolo che sarà in scena venerdì 3 e sabato 4 febbraio (ore 17.00) all’interno della Casa Circondariale di Modena. Una produzione Teatro dei Venti in collaborazione con Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione di Modena all’interno del progetto “Abitare Utopie”.

Per la partecipazione allo spettacolo occorre inviare entro il 19 gennaio i propri dati anagrafici (nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, numero di telefono) e copia della carta d’identità, scrivendo all’indirizzo email biglietteria@trasparenzefestival.it, in modo da ricevere le autorizzazioni necessarie.

Ai giornalisti è richiesto il numero di tesserino dell’Ordine.

Date e orari: venerdì 3 e sabato 4 febbraio, ingresso ore 16.15, inizio spettacolo ore 17.00. Il luogo: Casa Circondariale di Modena, Strada Sant’Anna 370.

Allo spettacolo saranno ammessi solo gli spettatori autorizzati.

LA TRILOGIA

“Giulio Cesare” è il primo capitolo della trilogia shakespeariana che il Teatro dei Venti produrrà nel biennio 2022-2023 all’interno dei progetti teatrali nella Casa Circondariale di Modena e nella Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia in collaborazione con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna. Questo primo studio avvia una riflessione incentrata sull’Uomo e sulla natura umana, sul Tradimento, la ricerca di Potere, la Vendetta. La trasposizione scenica vede corpi, voci e suoni protagonisti di una ossatura drammatica essenziale, asciutta. Lo spettacolo definitivo debutterà nel dicembre del 2023. La trilogia sarà completata dall’Amleto con gli attori del Carcere di Castelfranco Emilia e dal radiodramma sul Macbeth, registrato all’interno di entrambi gli Istituti.

I percorsi di creazione all’interno del Carcere di Modena sono realizzati con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (L13/99) attraverso il più ampio progetto del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, con il contributo del Comune di Modena e della Fondazione di Modena nell’ambito di “Abitare Utopie II edizione.

IL NUOVO PROGETTO EUROPEO

Il Teatro dei Venti ha vinto il bando di Creative Europe con il progetto “AHOS All Hands On Stage – Theatre as a tool for professionalisation of inmates”, che coinvolgerà per 30 mesi organizzazioni e Istituti Penitenziari di 5 Paesi, quattro dell’Unione Europea (Italia, Germania, Polonia e Romania) e uno dai Balcani occidentali (Serbia).

Il progetto si avvia a Modena l’1 e il 2 febbraio con il Kick-off Meeting che prevede diverse attività, tra le quali la Conferenza stampa di lancio e una serie di momenti di incontro e scambio tra i partner, con la partecipazione di partner e sostenitori.

OBIETTIVI DEL PROGETTO:

• sviluppare e sperimentare un percorso di formazione e accompagnamento per la professionalizzazione dei detenuti in ambito teatrale (recitazione, tecnica, scenografia, costumi, luci e audio);

• rafforzare e valorizzare le competenze degli operatori professionali che già svolgono attività teatrali in carcere, attraverso un confronto a livello europeo;

• sviluppare e pilotare un corso di formazione per gli operatori culturali che intendono lavorare in carcere, finalizzato a diffondere e incrementare le buone pratiche del teatro in carcere su tutto il territorio nazionale;

• sensibilizzare il pubblico teatrale e i principali stakeholder sull’importanza di questo nuovo percorso professionale non solo per il singolo detenuto, ma per la società nel suo complesso.

AHOS mette in relazione il mondo del teatro e quello della detenzione, stabilendo un contatto di collaborazione profonda per contribuire alla creazione di buone pratiche a livello europeo. Le realtà coinvolte sono aufBruch – Berlino (Germania), Sommerblut Kulturfestival e.V. – Colonia (Germania), Fusion Of Arts – con sede a Lugoj, ma operante a Timisoara (Romania), CRI – Institut za performativne umetnosti i socijalni rad – Belgrado (Serbia), presenti negli Istituti Penitenziari dei rispettivi Paesi.

















Ultime notizie