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Nidi d’infanzia reggiani: Comune e Istituzione accedono a nuovi finanziamenti regionali per 258.300 euro

Aumentati i posti disponibili, diminuita nettamente la lista d’attesa e tariffe invariate

L’Istituzione scuole e nidi del Comune di Reggio Emilia ha aderito alla misura straordinaria e sperimentale a sostegno dell’ampliamento dell’offerta e dell’accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia, per i bambini in età 3-36 mesi, per l’anno educativo 2022-2023 – Programma “Fse+ Priorità inclusione sociale” promosso dalla Regione Emilia-Romagna – ottenendo un finanziamento pari a 258.300 euro,  corrispondente indicativamente a 77 posti aggiuntivi nei Nidi del sistema educativo integrato di Reggio Emilia.

Ciò consente in concreto di attivare 31 posti a partire da lunedì 16 gennaio 2023 nei Nidi d’infanzia Airone, Arca, Haiku, Maramotti, Choreia, Sarzi e Via Verdi a gestione convenzionata e altri 10 posti, che saranno invece attivati da lunedì 23 gennaio 2023, al Nido Pierino Rivieri a gestione comunale.

Complessivamente, dunque, saranno offerti nella rete dei nidi comunali e convenzionati 41 posti in più da gennaio 2023, che consentono di ridurre considerevolmente la lista di attesa rispetto alla prima assegnazione, oltre ai 17 posti  già implementati da settembre 2022 al Nido Picasso con l’apertura di una nuova sezione a tempo pieno.

Al 21 luglio 2022, infatti, i bambini in lista di attesa erano 240, mentre ad oggi sono scesi a 86, dato derivante da questa nuova misura insieme alle assegnazioni avvenute nel corso d’anno.

Attraverso una specifica convenzione con l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia, la nuova misura ha riguardato anche le strutture gestiste direttamente dalla Fism e questo ha permesso di ampliare l’offerta di ulteriori 13 posti nei Nidi Sant’Ambrogio, Santa Teresa e don Primo Carretti.

L’intervento della Regione, insieme alle risorse dell’Amministrazione comunale, ha consentito di mantenere lo stesso sistema tariffario per le famiglie beneficiarie già applicato in corso d’anno.

La scolarizzazione nella fascia 0-3 anni a Reggio Emilia si attesta ora sul 57,26%, ben al di sopra dell’ultimo dato nazionale rilevato nel 2019 da Istat che non supera il 26,29%.

 

HANNO DETTO – “Siamo molto soddisfatti di questo risultato che ci consente da un lato di continuare ad aumentare la scolarizzazione e dall’altro di dare risposte importanti ad un servizio pubblico fondamentale per le famiglie reggiane – dice l’assessora all’Educazione e Conoscenza, Raffaella Curioni – D’altronde l’educazione a Reggio Emilia è da sempre una delle eccellenze delle politiche pubbliche sulle quali abbiamo voluto continuare ad investire in questi due mandati.

“Questo risultato – aggiunge l’assessora – è stato raggiunto anche grazie alla preziosa collaborazione del sistema pubblico integrato della città, che ha lavorato in modo puntuale ed efficace, per dare già da questo anno scolastico le prime ed importanti risposte per l’azzeramento delle liste d’attesa nei nidi d’infanzia”.

“Negli ultimi tre anni, nonostante il sensibile calo demografico, abbiamo assistito ad una crescente domanda da parte delle famiglie di servizi educativi 0-3 – dice la presidente dell’Istituzione scuole e nidi d’infanzia, Gigliola Venturini – L’aumento di richieste per il nido segnala la cresciuta consapevolezza del valore di un’educazione fin dalla nascita e il riconoscimento della qualità dei nidi del sistema reggiano. Accanto a ciò, non sfugge che le condizioni di lavoro dei genitori, spesso caratterizzati da contratti precari, unitamente all’innalzamento dell’età genitoriale, con conseguente minore efficacia delle reti parentali, siano cause concorrenti nel segnalare il bisogno di un potenziamento dei servizi educativi. Alla soddisfazione di questo bisogno ci siamo dedicati con solerzia, cogliendo tutte le opportunità possibili per ridurre le liste d’attesa. Continueremo in questo lavoro in coerenza e collaborazione con le Istituzioni come la Regione Emilia-Romagna e attraverso gli investimenti Pnrr, dai quali sarà possibile avere ulteriore ricchezza di posti nido”.

















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