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Il presidente Lapam, Gilberto Luppi sulla Legge di Bilancio

“Moderata soddisfazione, accolte alcune nostre proposte, ma c’è molto da fare su burocrazia, edilizia e costo del lavoro”

“Possiamo dire di essere moderatamente soddisfatti dalla legge di Bilancio dopo il via libera definitivo del Senato. Il lavoro che abbiamo fatto come Confartigianato Lapam in questi mesi ha dato i suoi frutti, infatti sono state accolte diverse nostre proposte. Su altri fronti c’è ancora molto da fare anche se non mancano le premesse positive. Dobbiamo lavorare affinchè le enunciazioni diventino presto realtà”, questo il giudizio a caldo sulla manovra di Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato.

“Apprezziamo la continuità con i provvedimenti già assunti dal precedente esecutivo, la compatibilità con le misure del Pnrr e i conti della finanza pubblica e la priorità assoluta alla riduzione dell’impatto dei rincari dell’energia su imprese e famiglie – sottolinea Luppi -. Inoltre, come sollecitato da noi, questa legge è orientata a gettare le basi della tanto attesa riforma fiscale, a semplificare la vita delle imprese e a salvaguardare concretamente il sistema manifatturiero made in Italy, favorendo anche la creazione di lavoro.
Su questi punti Lapam Confartigianato non può che concordare, nella speranza che diventino presto fatti concreti”. Ma Luppi non lesina l’invito a fare presto e bene, nell’interesse del sistema della piccola e media impresa diffusa sul territorio: “Riteniamo che vadano assunte rapidamente altre misure per ridare ossigeno alle imprese. Tra queste, in particolare, lo sblocco dei crediti fiscali incagliati delle aziende che hanno utilizzato i bonus edilizia, il taglio degli oneri generali di sistema nelle bollette di luce e gas delle imprese con potenza superiore a 16,5 kW, la decontribuzione triennale per le assunzioni di apprendisti“.

Il presidente Lapam conclude il ragionamento: “Sul nostro territorio le piccole e medie imprese sono strategiche, le filiere e i distretti, certamente, ma anche la miriade di piccole realtà artigiane e commerciali che rappresentano una rete fondamentale anche per il welfare di prossimità. Occorre intervenire, e lo chiediamo con forza al Governo, nella direzione di una robusta semplificazione burocratica, sul tema dell’alleggerimento del peso degli aumenti delle materie prime ed è indispensabile pensare al sistema delle piccole imprese come una ‘grande impresa’ formata da tante piccole realtà. Le nostre aziende hanno reagito in modo eccellente alla crisi del Covid, con resilienza e sacrificio, ora ci aspettiamo da chi governa uno sforzo altrettanto forte per avviare un nuovo corso di politiche economiche a misure di artigiani, commercianti e Pmi”.
 

 

 

















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