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Il Festival internazionale ‘itinerante’ di Belcanto Italiano arriva a Reggio Emilia

Dopo i successi degli ultimi mesi, tra concerti e recite operistiche in basiliche e teatri, a Milano, Alessandria, Asti e Cremona, il Festival internazionale ‘itinerante’ di Belcanto Italiano arriva nella bellissima città di Reggio Emilia.

Non distante dal Teatro Valli, nella Chiesa dei Padri Cappuccini, in via Ferrari Bonini 2A, si terrà il 6 gennaio 2023, alle ore 20.45, il “Concerto di festa per l’Epifania”, in collaborazione con l’Ass. ‘Artemisnike’, con un programma che comprende musiche sacre di Monteverdi, Gratiani, Scarlatti, Vivaldi, Handel, Mozart, Rossini, Bellini, Verdi, Fauré e Mascagni. Il festival è “itinerante” slegato dall’idea di essere unito ad un solo luogo o una sola struttura, e porta dunque l’altissima arte del Belcanto Italiano tra la gente senza limiti di tempo e spazio.
La direzione artistica e musicale, dalla scelta del repertorio alla concertazione, è affidata al M° Mattia Peli, che oltre ad accompagnare, come di consueto, i cantanti, come maestro al pianoforte e all’organo, si esibirà anche come pianista solista, nel “Prélude religieux” dalla ‘Petite messe solennelle’ rossiniana, e nella veste insolita di interprete di due brani tenorili, di rara esecuzione, del periodo barocco, composti da Monteverdi ed Alessandro Scarlatti.
Gli interpreti principali della serata musicale saranno il soprano belcantista Astrea Amaduzzi, concertista internazionale e maestra dell’Accademia Nazionale di Belcanto Italiano, ed i soprani Diana Corradini e Arianna Richeldi che eseguiranno pezzi celebri, sia come soliste che in duetto: non mancheranno però brani più rari e di non comune bellezza, da suggestive melodie cantabili a pezzi pieni di mirabolanti agilità vocali.
Spiccano in particolare all’attenzione, nel programma musicale, trovandoci nei giorni conclusivi del periodo natalizio, le musiche cullanti della “Pastoral Symphony” e del duetto “He shall feed His flock” dal ‘Messia’ di Handel, così come il difficilissimo “Et incarnatus est” sopranile, ricco di trilli ed ornamentazioni, scritto da Mozart per la moglie Constanze, prima interprete della mozartiana ‘Messa in do minore’, e ancora il mottetto per la Natività “Pastores, dum custodistis” di Gratiani ed il duetto “Laudamus te”, dal ‘Gloria’ di Vivaldi, che concluderà il concerto.
Il Festival dimostra ancora una volta i propri punti di forza nella capacità degli interpreti di muoversi in un arco temporale e stilistico che va dal Medioevo (con l’inno ‘Ave generosa’ di von Bingen, bis ormai noto agli ascoltatori, portato in giro nei suoi tour europei dal soprano Amaduzzi) ai primi del Novecento.

L’ingresso è a offerta libera a sostegno della mensa del povero; per informazioni e prenotazioni è possibile contattare la direzione artistica di Belcanto Italiano al n. (Tel./WhatsApp) 347.5853253

















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