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Donato alla Rete reumatologica di Bologna un ecografo dal valore di oltre 12.500 euro

Archivio Ausl Bologna – foto Paolo Righi

Per le festività natalizie la Reumatologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna diventa ancora più efficiente nella diagnosi precoce e nel follow up delle malattie reumatologiche, grazie alla donazione di un innovativo ecografo articolare, del valore di oltre 12.500 euro, da parte di AMRER, Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna. La consegna ufficiale si è svolta alla presenza del Direttore Generale dell’Azienda USL Paolo Bordon.

«L’ecografia è in grado di mostrare in modo obiettivo non solo i primi segnali di una malattia, migliorando quindi le tempistiche di una diagnosi precoce, ma anche la presenza di sinoviti, di infiammazioni subcliniche, e l’attività erosiva della malattia, che l’ispezione articolare non vede, offrendo così informazioni utili per valutare la modifica o la riduzione di una terapia in atto», afferma il Dot Massimo Reta, Direttore della UOC interaziendale di Medicina Interna ad indirizzo Reumatologico dell’Ausl di Bologna e del Policlinico S Orsola. «Per un reumatologo che visita negli ambulatori della rete territoriale, avere a disposizione un ecografo portatile permette di unire all’ispezione clinica l’esame di imaging, che si traduce nell’opportunità concreta di valutare nel modo più completo possibile lo stato di salute del paziente e di decidere quale sia la migliore terapia da seguire», aggiunge Reta.

I vantaggi di un’ecografia sono molteplici. «L’ecografia è un esame di imaging non invasivo per il paziente, che permette di valutare i tessuti molli, le articolazioni e i tendini in modo assolutamente non doloroso, senza radiazioni ionizzanti e senza il mezzo di contrasto», precisa Massimo Reta. È uno strumento in più nelle mani del reumatologo, che può essere usato in ambulatorio a completamento della visita clinica. “Ci aiuta anche nelle fasi successive alla diagnosi, perché ci mostra eventuali danni a livello articolare e, nel caso ci fosse la necessità, ci permette di guidare una procedura infiltrativa in maniera estremamente sensibile e specifica. Oggi si sa che un paziente con un’infiammazione subclinica ha un rischio più alto di avere una ricaduta della malattia e di andare incontro a danni articolari. Risulta quindi fondamentale definire una remissione della malattia, non solo a livello clinico, ma anche grazie a una metodica di imaging», conclude il Responsabile della Rete Reumatologica Metropolitana. E l’ecografia va proprio in questa direzione.

Da sempre impegnata a promuovere la prevenzione e la cura delle malattie reumatiche, quest’anno AMRER ha deciso di investire i fondi raccolti dalle donazioni ricevute durante le ultime campagne di sensibilizzazione legate al Natale e alla Pasqua e dal 5 x1000 nell’acquisto di strumentazione all’avanguardia per migliorare ulteriormente l’approccio terapeutico di queste patologie all’Ospedale Maggiore. La scelta è ricaduta su un ecografo, poiché negli ultimi anni l’esame ecografico si è confermato essere una metodica di fondamentale importanza in tutti i momenti del processo diagnostico e terapeutico.

«La donazione di questo ecografo testimonia ancora una volta la vicinanza dell’Associazione AMRER, sempre pronta a cogliere il bisogno dei pazienti facendosi promotrice di soluzioni a vantaggio della sanità pubblica che rappresenta la vera ricchezza dell’intera comunità”. Così Paolo Bordon, Direttore generale dell’Azienda USL di Bologna ha ringraziato pubblicamente l’Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna, AMRER, per l’impegno profuso al fianco dei pazienti reumatologici.

«L’Associazione vuole essere concretamente vicina alle persone affette da una patologia reumatologica oltreché alla reumatologia bolognese. Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo alla presa in carico e alla diagnosi precoce dei pazienti reumatologici che afferiscono al presidio ospedaliero bolognese. È importante sostenere il servizio sanitario pubblico, perché noi crediamo fermamente nel diritto alla salute di tutti. Donare l’ecografo è stato possibile grazie al sostegno delle persone che ci hanno sostenuto con il 5×1000 e che hanno contribuito con donazioni durante le campagne di solidarietà che solitamente proponiamo a Natale e a Pasqua», ha concluso Daniele Conti, direttore di AMRER.

















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