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A Modena sabato gli alberi di “Mettiamo radici per il futuro”

Sabato 17 dicembre, dalle 10 alle 13, in largo Porta Bologna e in piazza Roma, saranno attivi i banchetti del progetto regionale “Mettiamo radici per il futuro” con la distribuzione gratuita di alberelli a tutti i cittadini interessati.

Il progetto della Regione Emilia Romagna è partito nell’ottobre del 2020 con l’obiettivo di arrivare entro il 2024 a piantumare sul territorio regionale quattro milioni e mezzo di nuovi alberi, uno per ogni residente in regione, regalando giovani piante di diverse specie ai cittadini e alle imprese che hanno la possibilità di metterle a dimora (finora sono state distribuite poco più di un milione 398 mila piante). Modena è la prima tappa della nuova campagna di piantumazione (che si svolge in autunno e in inverno, le stagioni più favorevoli per piantare nuovi alberi). In piazza Roma e in largo Porta Bologna i cittadini interessati potranno ritirare gratuitamente uno o più alberi, appartenenti a una decina di specie diverse, tra le quali il ciliegio, il nocciolo e il carpino bianco.

“Un gesto semplice come piantare un albero e prendersene cura – commenta Barbara Lori, assessora regionale alla Forestazione e programmazione territoriale e paesaggistica – può generare comportamenti virtuosi e promuovere la partecipazione di tanti cittadini per un obiettivo di lungo periodo. La nuova campagna di ‘Mettiamo radici per il futuro’ che riparte da Modena va in questa direzione e si aggiunge alle altre numerose azioni attuate dalla Regione per ampliare le superfici piantumate e tutelare e valorizzare il patrimonio verde delle città e boschivo”.

“L’iniziativa – sottolinea l’assessora all’Ambiente del Comune di Modena Alessandra Filippi – aiuta a diffondere la consapevolezza dell’importanza del verde come infrastruttura cittadina, fondamentale non solo come ornamento ma per la mitigazione ambientale e in linea con gli indirizzi concreti già assunti dall’amministrazione con il Regolamento del verde e il prossimo Pug”.

Al momento del ritiro è necessario compilare una dichiarazione di impegno, che permette di registrare i dati del beneficiario e il luogo dove verranno messe a dimora le piante. La dichiarazione conferma che chi ritira le piante è consapevole che l’iniziativa è finalizzata ad aumentare il patrimonio verde e forestale in regione. La registrazione dei dati è sufficiente se si ritirano fino a cento piantine, se il numero è superiore bisognerà fornire anche i dati catastali dei luoghi dove si prevede di piantarle. Le piante devono essere utilizzate per diffondere il verde, in parchi e giardini pubblici e privati, urbani ed extraurbani; ripristinare ambienti naturali (siepi, macchie, boschetti…); realizzare imboschimenti; svolgere attività didattiche e divulgative.

“Con questa campagna – afferma Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano – diamo valore a ogni singolo albero, nel vicinato o presso casa, ma riconosciamo anche il valore dei servizi ecosistemici che offrono boschi e foreste d’Appennino”.

Gli alberi che si ritirano nella giornata informativa modenese, ma che si potranno continuare a ritirare dai vivaisti accreditati, possono essere piantumati, infatti, dovunque si desideri all’interno del territorio regionale. Il 5 per cento delle consegne effettuate sarà sottoposto a controllo da parte della Regione, per verificare la realizzazione dell’intervento, il vigore e la salute delle piante e la localizzazione dichiarata.

Tutte le informazioni si trovano sulle pagine dedicate al progetto sul sito della Regione Emilia Romagna (https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/radiciperilfuturoer/homepage).

 

















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