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Roberto Guaitoli è il nuovo presidente nazionale di Confartigianato Abbigliamento

Il carpigiano Roberto Guaitoli, amministratore unico di Collezioni, azienda di intimo e mare produttrice del marchio Cosabella e presidente di Lapam Moda, è stato eletto presidente nazionale di Confartigianato Abbigliamento.

Il neo incaricato lavorerà ai principali temi che sono sul tavolo per quanto riguarda il mondo della moda, che sta vivendo un momento particolarmente complesso. “Quello tessile e dell’abbigliamento – sottolinea Guaitoli – è stato uno dei settori più colpiti dalla crisi causata dalla pandemia da Covid-19 che ha messo in difficoltà soprattutto le piccole e medie imprese, che hanno subito perdite preoccupanti. Il mondo della moda ha subito profonde trasformazioni e ne è uscito cambiato, anche in seguito allo scoppio della guerra che sta mettendo in difficoltà una buona parte del tessuto economico sociale. A causa dell’aumento dell’inflazione, molte realtà saranno necessariamente costrette a rivedere i propri modelli di produzione e distribuzione”.
Il presidente Confartigianato Abbigliamento ha tracciato le linee strategiche per il prossimo futuro, mettendo al centro alcune priorità: “Un nodo nevralgico è rappresentato dai giovani, che possono essere un punto di forza del comparto: l’obiettivo è quello di incentivare giovani designer, creativi, talenti emergenti che possano dare nuovo slancio ai marchi; al tempo stesso, per sopperire alle difficoltà del ricambio generazionale, sarà indispensabile introdurli in tutte le fasi produttive della filiera accompagnandoli nel mondo del lavoro. Altro punto qualificante è quello delle reti e della collaborazione tra imprese: è sempre più strategico collaborare per promuovere al meglio la propria attività produttiva e la penetrazione commerciale in modo da affrontare le complessità di un mercato particolarmente difficile come quello della moda”.

Non mancano, secondo Guaitoli, altre priorità che interessano la moda e, naturalmente, anche il distretto carpigiano. “Innanzitutto dobbiamo valorizzare maggiormente il Made in Italy, riconosciuto in tutto il mondo per i dettagli e la cura, per confermare il nostro ruolo nei mercati internazionali e per evidenziare il gap qualitativo rispetto al fast fashion. Altro punto qualificante sarà contrastare tutte quelle modalità di lavoro che vanno contro l’etica e generano una grave concorrenza sleale nei confronti delle altre aziende della filiera che rispettano le regole; spesso il mondo della moda è stato messo in discussione: compito di Confartigianato Abbigliamento sarà evitare una ricaduta di questo tipo”. Sempre secondo il presidente Guaitoli maggior attenzione dovrà essere veicolata nei confronti di una moda sempre più sostenibile, “unica strada percorribile per essere competitivi e creare valore aggiunto. Altro aspetto fondamentale è il digitale, sempre più presente anche nei contesti di sfilate e vendite; un’eventuale carenza in questo ambito non è più ammissibile e quindi le aziende devono necessariamente crescere in questi termini”. Da non dimenticare, infine, l’attenzione all’export, che deve continuare a essere elemento trainante della moda di casa nostra.

 

















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