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Il progetto reggiano “Mais Pemba” al centro di un’audizione della commessione del Parlamento Europeo

Reggio Emilia ha portato la propria esperienza di cooperazione internazionale a Bruxelles. Il progetto europeo Mais Pemba, che è stato al centro della missione reggiana in Mozambico guidata dal sindaco Luca Vecchi, è stato protagonista del dibattito tra i parlamentari europei, nell’ambito dell’audizione alla Commissione per lo Sviluppo del Parlamento Europeo. A presentare l’esperienza reggiana è stata la Fondazione E35 per la progettazione internazionale, la cui presidente, Alessia Ciarrocchi, ha illustrato le modalità di intervento e gli esiti del programma nella città di Pemba, gemellata con Reggio Emilia,: risultati ottenuti grazie al progetto europeo Mais Pemba finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma “Local Authorities: Partnerships for sustainable cities”.

 

HANNO DETTO – “Per la prima volta Reggio Emilia è chiamata a un’audizione del Parlamento Europeo dedicata alla cooperazione allo sviluppo – ha dichiarato il sindaco Luca Vecchi – Non c’era occasione migliore per celebrare il decennale del gemellaggio con la città di Pemba e per restituire un percorso iniziato con la solidarietà al popolo mozambicano che oggi sperimenta nuove forme di cooperazione territoriale. Al fianco del Comune e della Fondazione E35 ci sono numerosi soggetti del territorio reggiano: dall’educazione alla ricerca, dalla sostenibilità alla gestione dei rifiuti, dalla cultura allo sviluppo economico”.

“La nostra presenza al Parlamento Europeo è particolarmente rilevante per tre principali ragioni – ha sottolineato Alessia Ciarrocchi, presidente della Fondazione E35 – fa di Reggio Emilia, della sua storia di cooperazione e dell’approccio che stiamo sviluppando con la città di Pemba e il Mozambico un modello europeo che può ispirare altre città e territori europei e internazionali. In seconda battuta posiziona Reggio Emilia e la Fondazione E35 al centro del dibattito e delle strategie europee di relazione con i Paesi terzi, riconfermando la volontà della città di ‘non lasciare indietro nessuno’. Ci consente, infine, di ribadire il ruolo chiave che le città e i territori, con tutto il sistema degli attori locali, devono e possono giocare per lo sviluppo sostenibile a livello locale e globale”.

L’incontro, che si è svolto nei giorni scorsi a Bruxelles, ha aperto la discussione sul ruolo di autorità locali, regionali e delle comunità rispetto all’implementazione della politica e degli strumenti finanziari, partendo dalle esperienze concrete di chi sta operando in questi contesti in via di sviluppo. Tra le finalità dell’incontro di Bruxelles quella di definire una cornice condivisa a livello europeo, per disegnare nuovi percorsi di sviluppo, definire strumenti finanziari che permettano di dare risposte efficaci ai bisogni delle persone e delle comunità, prevenendo i rischi tipici dei territori fragili. Un progetto pensato per contribuire a percorsi di decentramento amministrativo, nonché al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibili, inclusi il supporto alla pace e la mitigazione dei conflitti.

Ciarrocchi è intervenuta in audizione insieme a esperti internazionali nel contesto della cooperazione allo sviluppo, quali Marlene Holzner, capo dell’Unità-Local Authorities, Civil Society Organisations and Foundations della Direzione generale Partenariati internazionali della Commissione europea; Marlène Simeon direttrice di Platforma; Fatimetou Abdel Malick, presidente del Consiglio regionale di Nouakchott (Mauritania) e presidente di Ucgl Africa; Fatima Akilu, Executive Director di Neem Foundation (Nigeria); Youssouf Diakité, Executive Director dell’Associazione dei Comuni del Mali e Association des municipalités du Mali (AMM) e Sonya Reines-Djivanides, Executive Director di European Peacebuilding Liaison Office (Eplo).

 

IL PROGETTO MAIS PEMBA- L’approccio alla cooperazione promosso da Reggio Emilia insieme alla città di Pemba nasce sulla traccia della storica relazione di amicizia e solidarietà sviluppata dalle due città fin dalla fine degli anni 60. Oggi tale metodologia ne esce rafforzata da un’iniziativa congiunta di cooperazione tra territori che mette insieme azioni di sostegno istituzionale e di pianificazione e realizzazione di interventi sul campo. Una visione integrata di città e territorio che agisce su più settori: la pianificazione e rigenerazione urbana, la gestione dei rifiuti e l’educazione ambientale, l’educazione primaria e prescolare e l’investimento nel settore della sanità pubblica.
Reggio Emilia è capofila del progetto Mais Pemba – in partnership con Fondazione E35, Città di Pemba, Comune di Milano, Iren, Ordine degli Architetti, MM spa, Università Eduardo Mondlane di Maputo, Unicef Mozambico e UN Habitat Mozambico.
Il progetto – finanziato dall’Unione Europea per un valore pari 3 milioni e 800mila euro, rappresenta un’esperienza unica di cooperazione tra territori.

Il progetto è stato finanziato totalmente con i fondi europei e ha permesso la costituzione di un ufficio a Pemba in cui lavorano 22 persone, assunte direttamente nella comunità locale, nelle diverse aree di intervento del progetto, in stretta collaborazione con gli assessorati competenti della città di Pemba e i tecnici degli uffici.

 

 

















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