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Dalle comunità pakistane carpigiane collaborazione anti-devianze

Le comunità pakistane di Carpi hanno assicurato al Comune collaborazione per prevenire e reprimere comportamenti violenti da parte di alcuni giovani di quella etnia, come avvenuto in recenti episodi, per i quali le comunità stesse hanno espresso ferma condanna: è l’esito di un incontro urgente convocato dall’Amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco Alberto Bellelli con le assessore Tamara Calzolari (Immigrazione) e Mariella Lugli (Sicurezza), e rappresentanti della Consulta integrazione.

La risposta delle comunità pakistane segue l’esplicita richiesta del Sindaco, dopo alcuni recenti fatti, a collaborare in modo attivo con gli inquirenti per assicurare i responsabili alla giustizia. I rappresentanti pakistani si sono impegnati anche a prendere contatto con le famiglie di ragazzi problematici, affinché interrompano comportamenti devianti.

Inoltre hanno intrapreso percorsi educativi, all’interno delle proprie associazioni, per dialogare con le famiglie e con i giovani al fine di controllare di più i comportamenti. Sono stati poi evidenziati casi di isolamento sociale di ragazzi arrivati in Italia senza avervi svolto  un percorso scolastico, e la difficoltà di integrazione di alcuni giovani di seconda generazione che faticano ad allacciare rapporti con i propri coetanei perché le famiglie non li autorizzano a svolgere attività extrascolastiche o trascorre tempo libero insieme agli altri compagni. A tale proposito son stati concordati percorsi per aiutare le famiglie a gestire i ragazzi in difficoltà o a rischio di certi comportamenti, coinvolgendo l’Amministrazione, la Consulta e figure educative e religiose delle associazioni culturali pachistane.

Afferma il Sindaco: «Le associazioni presenti hanno rimarcato che è anche loro primario interesse intervenire con urgenza contro chi perpetra questi comportamenti, poiché sentono di appartenere a tutti gli effetti alla comunità carpigiana che li ha accolti. La loro collaborazione è soprattutto motivata da questo sentimento».

«Si è trattato di un incontro molto costruttivo – aggiunge Tamara Calzolari – e riteniamo indispensabile come Amministrazione il contributo delle associazioni pakistane presenti nel nostro territorio e della Consulta dell’integrazione per risolvere la problematica dei giovani con problemi di devianza, coadiuvando il lavoro delle forze dell’ordine da un lato e sostenendo le famiglie in difficoltà dall’altro».

















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