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Pannelli fotovoltaici su 10 edifici pubblici dei comuni dell’Unione Terre di Castelli

L’Unione Terre di Castelli si candida a intercettare finanziamenti regionali destinati alle Unioni mature per quasi mezzo milione di euro che consentiranno di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti di ben 10 edifici pubblici, uno in ciascun Comune più le sedi della stessa Unione, con un notevole beneficio per l’aria che respiriamo, ma anche un altrettanto consistente risparmio sulla bolletta energetica. Secondo il progetto – messo a punto con la consulenza di Aess, l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile – si prevede di installare impianti integrati di produzione e distribuzione di energia elettrica rinnovabile sui seguenti edifici: la palestra delle Scuole Don Milani a Castelnuovo Rangone, le Scuole medie A. Frank di Castelvetro, la palestra di Guiglia, il Teatro comunale Chiara Bosi di Marano sul Panaro, la palestra Crespellani di Savignano sul Panaro, l’Istituto comprensivo Fabriani di Spilamberto, il Palazzetto “Città di Vignola” e la sede dell’UTC a Vignola, il Palazzetto dello sport e la sede dell’UTC a Zocca. Il costo totale del progetto è di 507mila euro, di cui 481.650 euro dal bando “Smart city” della Regione Emilia-Romagna, mentre i restanti 25.300 euro a carico dell’Unione.

“Abbiamo deciso di trasformare una entrata straordinaria in un beneficio continuativo per le nostre comunità. Si tratta di un investimento che grazie all’intervento della Regione darà i suoi frutti sin da subito – conferma l’assessore UTC con delega all’Ambiente Umberto Costantini – sia in termini di impatto ambientale che di risparmi economici. Si è calcolato, infatti, che gli impianti integrati comporterebbero, per ogni anno, la mancata emissione in atmosfera di 78 tonnellate di anidride carbonica, un risparmio diretto in bolletta di 47mila euro e un incentivo dal Ministero della Transizione ecologica superiore ai 110mila euro. In sostanza, i dieci impianti sono in grado di produrre, ogni anno, 241mila kWh, di cui 170mila per l’autoconsumo e 70mila in eccedenza. Secondo l’ultima normativa in materia, potremo convogliare l’energia in esubero per coprire parte del fabbisogno energetico anche di altri edifici pubblici tra cui quelli storico-monumentali sui quali, com’è noto, non è possibile installare impianti fotovoltaici”.

Secondo il crono-programma, concluse le operazioni propedeutiche, l’inizio dei lavori di installazione dei pannelli è fissato per luglio 2023 con conclusione entro la fine dello stesso anno. “I risparmi che otterremo – aggiunge Umberto Costantini – saranno convogliati nell’ambito sociale, a sostegno delle purtroppo molto famiglie che la crisi pandemica prima e quella energetica ora hanno messo in grande difficoltà”.

“Con questo progetto continuiamo sulla strada della progressiva decarbonizzazione dei nostri territori su cui come Comuni, da tempo, ci siamo impegnati con la firma del Patto dei sindaci a Bruxelles – conclude la presidente dell’Unione Terre di Castelli Emilia Muratori – Ringraziamo Aess per la fattiva collaborazione che ci consentirà di partecipare anche a un bando europeo che mette a disposizione ulteriori risorse per altri progetti di investimento sulle energie rinnovabili”.

















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