TORINO (ITALPRESS) – “La Juventus non si è mai fermata e, con il sostegno stabile da quasi un secolo di un azionista di riferimento e delle sue centinaia di milioni di tifosi nel mondo, intende scrivere nuovi capitoli vincenti della propria storia”. E’ questo l’impegno di Andrea Agnelli, presidente bianconero, nella lettera agli azionisti che accompagna il bilancio 2021-22. Un bilancio in rosso per 254 milioni di euro (“è certamente il momento più amaro”) ma “dovrebbe essere l’ultimo anno in cui registriamo impatti diretti dovuti alla pandemia”. Il club, intanto, si è dotato di una “nuova roadmap, approvata dal Consiglio di Amministrazione nel giugno di quest’anno, col fine di garantire alla Juventus lo sviluppo mantenendo il riferimento alla performance sportiva. La via del risanamento economico è quindi già stata intrapresa dalla società, ma è un percorso a tappe molto impegnativo”. E’ stato dunque “messo a punto, non appena il contesto esterno lo ha permesso, un nuovo piano triennale (2022-25) nella consapevolezza che il triennio appena terminato non rappresenti la fine di un percorso espansivo, vanificato dalla pandemia. All’opposto, esso è il punto di partenza di un nuovo viaggio fatto soprattutto di calcio, di innovazione e di responsabilità verso le nuove esigenze che la società richiede”. Agnelli cita cinque “solidi pilastri” su cui si basa il piano: finanziario (“è evidente a tutti, noi per primi, che l’equilibrio economico-finanziario, perduto durante gli anni di pandemia debba tornare a guidare le scelte strategiche della società”), gestionale (“l’ambizione della Juventus è garantire l’eccellenza operativa in ogni attività”), sportivo (“La vittoria è un traguardo cui la Juventus aspira naturalmente ed ogni sforzo di tutte le donne e gli uomini della Juventus sarà indirizzato verso la vittoria, a partire dalla stagione in corso”), ESG (“da quasi dieci anni la società è impegnata sul tema della sostenibilità, con progetti e rendicontazione adeguata. Oggi completiamo questo impegno inserendo questa tematica a pieno titolo nel nostro modello di business”) e politico. “Il nostro settore convive da troppo tempo con alcuni problemi strutturali che se non affrontati e risolti collettivamente rischiano di pregiudicare il futuro europeo dello sport più bello del mondo”, sottolinea a riguardo il presidente bianconero, che cita “l’insostenibilità finanziaria per i club, nonostante la storica crescita dei ricavi”. E ancora, “la polarizzazione – all’interno dei campionati domestici europei di tutte le dimensioni, con un ristretto numero di club sempre vincitori e quella tra campionati europei nella quale la Premier League inglese rappresenta la massima lega calcistica mondiale, inavvicinabile per qualsiasi altro campionato domestico. Ne consegue la necessità per i club continentali di accedere alla Champions League come unica leva per limitare la perdita di terreno rispetto ai club inglesi – aumentando rischi economici e sportivi”. Inevitabile un passaggio sulla Superlega: “Attualmente la Corte di Giustizia Europea è di nuovo chiamata a pronunciarsi sulla nostra industry, questa volta per verificare se l’attuale struttura di governance del calcio europeo sia compatibile con il diritto comunitario. Prevedibilmente la corte emetterà il proprio giudizio nell’arco della stagione attuale e sarà estremamente rilevante per tutti gli stakeholders”. “Qualunque sia il risultato, Juventus è stata e sarà sempre parte attiva nel proporre soluzioni per i problemi del nostro settore, in quanto ha a cuore la sostenibilità a lungo termine del nostro comparto – prosegue Agnelli – L’obiettivo complessivo è mettere nuovamente al centro dell’industry tifosi e calciatori, le anime dello sport più bello del mondo, il cui cuore pulsante è nell’Unione Europea”. Il numero uno bianconero ritiene poi che “le riforme, in qualunque contesto, possono essere raggiunte solo attraverso l’ascolto e il dialogo costruttivo con tutti gli stakeholders. Juventus vuole essere parte attiva di quel dialogo”. “Le critiche e le delusioni, che nel calcio sono all’ordine del giorno, sono utili per crescere, non devono essere trascurate e non lo saranno – chiosa – Il percorso di credibilità, che vi ho appena delineato, sarà impegnativo ma porterà risultati tangibili dentro e fuori dal campo.
– foto LivePhotoSport –
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