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Sabato allo Storchi di Modena la finale del XVII Premio Virginia Reiter

Giuliana Vignogna riceve il Premio alla migliore attrice under 35 del panorama teatrale nazionale attuale. Ottavia Piccolo, il Premio alla carriera

Roberta, Lino, Emilia, Giuliana, Anna Chiara, Maria Pilar

La finale del XVII Premio Virginia Reiter si conclusa ieri sera al Teatro Storchi di Modena con l’assegnazione del Premio alla migliore attrice del panorama nazionale under 35 a Giuliana Vigogna, da parte di BPER Banca e la consegna del Premio alla Carriera a Ottavia Piccolo, dalle mani di Lino Musella, ospite speciale della serata condotta delle Virginie Maria Pilar Pérez Aspa e Roberta Caronia.

Nelle sue motivazioni la giuria, rappresentata sul palco da Maddalena Giovannelli e composta da Gianfranco Capitta, Rodolfo di Giammarco, con la presidenza di Ennio Chiodi «esprime il proprio piacevole stupore davanti a un terzetto di giovani attrici che già dimostrano maturità e consapevolezza, bravura e chiarezza di idee. Anna Chiara Colombo, Emilia Scarpati Fanetti, e Giuliana Vigogna testimoniano infatti di possedere già una forte professionalità, in maniera differenziata secondo i rispettivi caratteri, ma ugualmente solida e pienamente formata. Nella impossibilità di conferire un ex aequo, la giuria dopo un meditato confronto, decide di assegnare il premio Virginia Reiter 2022, quale vincitrice unica, a Giuliana Vigogna.

Il suo percorso, iniziato proprio a Modena con l’impegnativa esperienza in un progetto complesso come è stata la Santa Estasi di Latella, ha presto messo in luce doti che si sono compiutamente (e assai diversamente) espresse nell’Aminta di Tasso realizzata dallo stesso regista. Una serie di interpretazioni successive ha permesso una ulteriore maturazione, maggiormente realizzatasi nella Signorina Giulia di Strindberg diretta da Lidi.

Giuliana Vigogna mostra di essere già oggi attrice sensibile e poliedrica, capace di restituire personaggi complessi, da Garcia Lorca a Gabriele D’Annunzio».

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Virginia Reiter di Modena con il sostegno del Comune di Modena, della Fondazione di Modena, di BPER Banca, in collaborazione con Emilia-Romagna Teatro ERT Teatro Nazionale, Teatro comunale Pavarotti-Freni di Modena, Teatro Argentina e Centro Sperimentale di cinematografia di Roma, Associazione Amici dei Teatri modenesi.

Giuliana Vigogna si diploma all’Accademia nazionale d’Arte drammatica Silvio d’Amico di Roma nel 2014. Dopo il diploma, frequenta il corso di perfezionamento per attori al Centro Teatrale Santacristina e in quello stesso anno viene scelta da Antonio Latella per un corso di alta formazione promosso da Ert che si conclude con lo spettacolo Santa Estasi, vincitore di 2 premi UBU nel 2016.

Nel 2017 fa parte del cast de Il Libro di Giobbe per la regia di Pietro Babina e Borderline, regia di Rosario Mastrota. Nel 2018 incontra nuovamente la regia di Antonio Latella interpretando Daphne in Aminta e successivamente lavora con Anna Amadori ne I girasoli e con Matthew Lenton in 1984 prodotto da Ert.  Dal 2019 inizia una proficua collaborazione con il regista Leonardo Lidi, prendendo parte a Il dito, La casa di Bernarda Alba, La città morta, La signorina Giulia e Il gabbiano.

Nato per volontà della famiglia d’origine dell’attrice nel 1997, il Premio Virginia Reiter coglie l’opportunità di ricordare l’arte e la maestria di una fra le maggiori personalità artistiche modenesi e italiane di inizio Novecento e il suo percorso artistico straordinario per mettere a fuoco l’importanza del “mestiere dell’attrice” – da cui il sottotitolo della manifestazione – e valorizzare il talento espresso della nuova generazione di artiste del teatro italiane ed europee.

Attrice acclamata, musa di grandi autori e prima capocomica italiana, dotata di una voce melodiosa, “di un metallo puro”, con “velature delicate e inesauribile varietà di ritmi” (dal Piccolo Faust, 30 luglio 1913), e di grande espressività̀, capace di entrare in comunicazione con il pubblico anche grazie alla sua affascinante femminilità̀, Virginia Reiter (1862-1937) dedicò la sua vita interamente all’arte. Fu protagonista del teatro shakespeariano e del repertorio italiano d’inizio Novecento. Adorata dal pubblico, amata da intellettuali come Marco Praga e Guido da Verona, dal pubblico italiano e della Città di Modena, l’attrice si distinse non solo per l’espressività infusa nelle sue interpretazioni ma per la sua versatilità, che le consentiva di passare con pari intensità dalla pochade alla tragedia. Si ritirò nel 1915 affinché́ il suo pubblico serbasse di lei “un ricordo non offuscato da nessuna nube”.

Dal nucleo generatore dell’intero corpus di eventi che portano il nome dell’attrice, il Premio Virginia Reiter. Il lavoro dell’attrice, nel 2013 nasce il Premio europeo Giuseppe Bertolucci, su impulso del fondatore del Virginia Festival Reiter, che è assegnato alla migliore attrice europea under 35. Nel 2020 nasce infine il Premio Europeo Giuseppe Bertolucci alla miglior giovane regista under 35. Attorno all’assegnazione di questi riconoscimenti si svolgono ogni anno eventi di entità variabile – spettacoli, mostre, letture, lectio, corsi – raggruppati nel format mutevole e cangiante del festival. Nel 2020, il XVI Premio Virginia Reiter e X Premio Giuseppe Bertolucci è andata a Carolina Ellero, mentre l’VIII Premio Giuseppe Bertolucci alla migliore attrice europea tra le nuove generazioni è stato assegnato a Marianna Fontana, il Premio venticinquennale Virginia Reiter alla Carriera è andato a Isa Danieli e il Premio Europeo Giuseppe Bertolucci alla miglior giovane regista under 35 a Irene Dionisio.

Ottavia Piccolo e Lino Musella

Il manifesto del Festival è stato realizzato da Andrea Marchi.

Per ulteriori informazioni: festivalvirginiareiter@gmail.com

















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