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Imbrattamenti “no vax” a Modena: indagati un uomo ed una donna

All’alba di ieri, 20 settembre 2022, a distanza di poche ore dall’ennesimo deturpamento ed imbrattamento di un edificio pubblico a Modena, in particolare delle facciate del Centro Servizi dell’Ospedale di Baggiovara impiegato come centro vaccinale, la Digos della Questura di Modena, al termine di meticolosa attività d’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, ha dato esecuzione, con l’ausilio del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna e della Sezione di Modena, a due decreti di perquisizione emessi nei confronti di un uomo modenese di 47 anni e di una donna residente nel comune di Argelato (BO) di 51 anni, sottoposti ad indagine in relazione al deturpamento ed imbrattamento della sede dell’ AUSL di Modena sita in via San Giovanni del Cantone 23, avvenuto lo scorso 13 luglio, quando furono tracciate con vernice spray sulla facciata dell’edificio le scritte: “I VAX UCCIDONO”, SCIENZA BEN VISTA È TRUFFA NAZISTA”, “VIVI2,”LIBERTÀ”, “DIRITTI”, “I VAX UCCIDONO”, “VAIOLO E ALTRE PANDEMIE SOLO CRIMINALI BUGIE”,”È’ DA ASSASSINI TACERE DEI DANNI DA VACCINI”.

L’indagine è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti ad identificare gli autori dei danneggiamenti mediante imbrattamento di sedi sindacali e istituzionali avvenuti nei mesi scorsi nella Provincia di Modena (sede della CGIL a Modena il 5 maggio, sede della CGIL a Mirandola il 2 giugno, sede della UIL a Modena il 17 giugno 2022, sede della Agenzia delle Entrate e del Centro per l’impiego a Modena il3 agosto 2022, sede dell’INAIL a Modena lo scorso 23 agosto).

In occasione della perquisizione di ieri la Polizia Giudiziaria ha rinvenuto e sequestrato numerosi oggetti e documenti costituenti corpo di reato, tracce della commissione dei reati e comunque importanti elementi indiziari a carico degli indagati che rafforzano ulteriormente l’ipotesi accusatoria tra i quali:

alla donna

  • capi di abbigliamento con evidenti tracce di vernice rossa;
  • smartphone contenente immagini fotografiche ritraenti l’imbrattamento del centro servizi dell’ospedale di Baggiovara scattate in data ed ora pienamente compatibili con la commissione del reato;
  • tappi di bombolette spray di vernice di colore rosso;
  • striscione con scritte no-vax di metri 5;
  • numerosi adesivi con simbolo del gruppo ViVi;
  • quattro smartphone di cui uno con scheda straniera e macchie di vernice rossa
  • sequestro degli account relativi ai vari social network e clouds.

all’uomo

  • tre radio ricetrasmittenti con auricolare e microfono;
  • numerosi adesivi con simbolo del gruppo ViVi;
  • dieci personal computer e quattro smartphone;
  • numerosi altri dispositivi informatici;
  • accounts relativi ai vari social network e clouds.

All’esito dell’attività, i due perquisiti sono stati denunciati ed indagati anche per il deturpamento mediante imbrattamento del Centro Servizi dell’AUSL di Baggiovara, avvenuto nella notte di ieri 20 settembre, quando sono state tracciate le scritte: “QUESTO NON E’ VANDALISMO E’ LOTTA PER I DIRITTI”, “ICTUS E INFARTO MORTE NORMALIZZATA X NASCONDERE VAX STRAGE PIANIFICATA”, “BASTA BUGIE SU FALSE PANDEMIE”, “I VAX UCCIDONO”, “TI VOGLIONO VACCINARE X FARTI CREPARE”, “LIBERTA’ DIRITTI” seguiti dalla W cerchiata, “COL VAX INFARTUATI, COL GAS STRANGOLATI­ VIVI LIBERO”, “E’ NAZI UNIRE DIGITALE A CERT.VACCINALE” e verniciati numerosi simboli della W doppia cerchiata con la scritta a caratteri cubitali: “I.DIGITALE CONTROLLO TOTALE”.

Le indagini si sono svolte mediante la meticolosa analisi dei tabulati telefonici degli indagati che hanno permesso di localizzarli in luoghi ed orari (per lo più notturni) pienamente compatibili con la commissione dei reati, l’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza ubicate in località prossime al luogo dei fatti (in particolare l ‘uomo è stato filmato alla guida di una delle sue autovetture alle ore 02.12 in viale Reiter poco distante dalla sede della Ausl di via San Giovanni del Cantone), servizi di pedinamento ed osservazione che documentano la ripetute attività posta in essere dallo stesso uomo indagato, finalizzate alla scelta preventiva degli obbiettivi ed edifici da imbrattare poi effettivamente danneggiati (in particolare i ripetuti sopralluoghi presso il Centro Servizi Ausl di Baggiovara, le pregresse condotte poste in essere da entrambi a Modena e Medolla consistite rispettivamente:

– per l’uomo, nella contraffazione ed esposizione di varie locandine della Gazzetta di Modena false ed allarmanti notizie sulla campagna vaccinale esposte a Modena il 5.12.2021. In occasione della perquisizione disposta a suo carico in quel procedimento penale iscritto per il reato di cui agli art.li 81 e 656 c.p., vennero rinvenute e sequestrate numerose altre locandine contraffatte di altre testate giornalistiche, locali e nazionali, contenenti analoghe informazioni false ed allarmanti; per la donna, il tentativo di issare, insieme ad altre tre donne, uno striscione verticale no-vax di grandi dimensioni in occasione della visita del Presidente della Repubblica lo scorso 20 maggio a Medolla.

Sono in corso approfondimenti investigativi volti all’identificazione di altri complici, sulla scorta dei dati memorizzati sui numerosi dispositivi telefonici ed informatici rinvenuti e sequestrati a due indagati.

















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