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In via Morane a Modena una casa per la “vita indipendente”

Un alloggio dove persone con disabilità grave, non dovuta all’invecchiamento naturale, possono sperimentare la possibilità di vivere una vita indipendente, come ogni altra persona, grazie a servizi e sostegni all’abitare appositamente pensati.
L’alloggio, di proprietà del Comune di Modena, fa parte del patrimonio Erp ed è situato in città, in via Morane. La gestione, secondo concordati modelli organizzativi e gestionali per l’abitare in autonomia e il sostegno alla domiciliarità, è affidata tramite convenzione a Fondazione Vita Indipendente, che ha risposto all’avviso di coprogettazione del Settore Servizi sociali. La convenzione ha durata 36 mesi ed è rinnovabile per altri 24.

Il progetto modenese si sviluppa nell’ambito delle Linee guida sulla vita indipendente e inclusione delle persone con disabilità elaborate dal Ministero per le Politiche sociali su cui si basano appunto i Progetti di vita indipendente e i Progetti del Dopo di noi finanziati da specifici fondi statali. Prevede quindi “sostegni per l’abitare”, cioè misure e interventi che consentano di riprodurre un contesto famigliare e “servizi per l’abitare”, ossia modalità organizzative in gradi di fornire risposte ai bisogni e promuovere forme di sostegno per quanto riguarda l’autonomia, le relazioni sociali, l’accesso alle opportunità offerte dal territorio e l’esercizio dei propri diritti.
L’alloggio di via Morane, che potrà accogliere fino a sei persone, permetterà ai beneficiari di avere un proprio spazio privato e anche una stanza dedicata al pernottamento degli educatori. Gli inserimenti avverranno tramite Fondazione Vita Indipendente in collaborazione con la rete dei Servizi Sociali territoriali.
La transizione alla vita adulta è un passaggio critico e delicato per le persone con disabilità, il progetto prevede pertanto un accompagnamento con graduale riduzione del supporto educativo. Le attività saranno quindi svolte da un’équipe multidisciplinare composta da psicologi, sociologi, pedagogisti, docenti, analisti del comportamento e educatori. La presenza di figure educative e di supporto è garantita dalla Fondazione Vita Indipendente che stipulerà con Acer il contratto di affitto e assicurerà i servizi di alloggio, utenze, spese condominiali e di manutenzione, oltre che appunto il supporto educativo.
I beneficiari saranno coinvolti, con il supporto dei familiari, nelle fasi di ambientamento per prendere confidenza con l’alloggio. Il progetto prevede un percorso di conoscenza degli ambienti anche attraverso l’acquisto degli arredi e la predisposizione autonoma degli spazi abitativi. Per riprodurre il contesto familiare, gli ospiti potranno portare anche alcuni arredi o oggetti da portare nel nuovo appartamento per mantenere il legame con il nucleo d’origine e al contempo aiutare ad ambientarsi in uno spazio totalmente nuovo per iniziare il proprio progetto di vita indipendente. L’alloggio è infatti destinato a disabili adulti che intendono intraprendere percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare. I primi ingressi sono attesi per l’autunno, una volta perfezionato il contratto di affitto e arredato l’appartamento.

















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