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Costruzioni: dal Tavolo metropolitano di ripresa economica nasce un documento di proposte a tutti i livelli istituzionali per superare la crisi

Agire sulle leve fiscali per contenere i prezzi delle materie prime, calmierare i prezzi di energia e carburanti, adeguare gli importi per opere e servizi in corso d’esecuzione da parte delle stazioni appaltanti pubbliche. Si è conclusa con l’approvazione di un documento il lavoro del Gruppo Costruzioni, un’articolazione del Tavolo di Ripresa economica della Città metropolitana di Bologna. Il documento sintetizza i motivi della crisi congiunturale che ha colpito la filiera delle costruzioni e indica le possibili misure attuabili per far fronte alle principali criticità.

Il Tavolo di Ripresa economica è lo strumento, fortemente voluto all’interno del Patto per il Lavoro e lo Sviluppo sostenibile, per proporre analisi e strumenti di contrasto alla crisi economica, soprattutto in era post-covid. Ad oggi sono stati costituiti al suo interno dieci gruppi di lavoro. Partecipano oltre a Città metropolitana, la Regione Emilia-Romagna, le Unioni dei Comuni, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, Sindacati.

Il gruppo di lavoro Edilizia e Costruzioni è stato avviato raccogliendo il grido di allarme unitario di associazioni di categoria e dai sindacati sull’emergenza in corso relativa alla filiera della costruzioni, segnalando le diverse criticità e minacce collegate alla congiuntura dei fenomeni in corso quali la crescita dei prezzi dei materiali e loro scarsa disponibilità, la crescita del costo dell’energia e il forte rallentamento di alcune misure che negli scorsi mesi hanno dato un contributo importante al rilancio del settore. 

Tra i partecipanti anche Alleanza delle Cooperative Italiane che si è fatta carico di dare supporto per il coordinamento operativo del gruppo.

 

Ecco nel dettaglio i contenuti del documento.

Il Gruppo di lavoro valuta che, a livello nazionale, siano necessari ulteriori interventi per continuare a contribuire a invertire le dinamiche economiche in corso. A valutazione del Gruppo di lavoro, agire sulla leva fiscale può ridurre da un lato le tasse statali e le imposte locali su imprese e lavoratori del settore colpiti dalla crisi e dall’altro contribuire a contenere i prezzi di materie prime e di beni essenziali come energia e carburanti, evitando che lievitino in modo improprio.

Si auspica quindi che si possano prolungare a oltranza, fino al termine della crisi energetica, le riduzioni delle accise su energia elettrica e carburanti, in particolare il gasolio-diesel; che si attivino azioni per calmierare i prezzi di materie prime energetiche e di carburanti, ad esempio introducendo una tassazione straordinaria sugli extra profitti delle compagnie energetiche oltre che su altri settori che hanno registrato una crescita extra di profitti, che potrebbe poi essere destinata alle agevolazioni fiscali e alle misure compensative degli extracosti. Ai Comuni della Città metropolitana di Bologna si pone a valutazione l’opportunità di adottare interventi sulla fiscalità locale a favore delle imprese del settore e dei loro cantieri, anche a fronte dell’impegno su un’occupazione qualificata e stabile.

Città metropolitana di Bologna, al fine di affiancare le aziende del settore in difficoltà nell’ambito delle cessioni dei crediti legate ai Superbonus 110% e altri, si impegna a interloquire con i principali Istituti bancari locali per porre all’attenzione il tema, in una logica di supporto alla continuità finanziaria di cui queste aziende necessitano.

Il documento approvato dal Gruppo di Lavoro ritiene necessaria una particolare attenzione a livello nazionale affinché le Stazioni appaltanti pubbliche, ivi comprese le Aziende partecipate, possano mettere in atto gli adeguamenti degli importi riconosciuti per opere e servizi in corso di esecuzione, assegnati e contrattualizzati negli ultimi due anni e di valutare il riconoscimento di somme compensative degli extracosti per l’acquisto di beni energetici, materie prime, carburanti, oltre che degli aumenti salariali conseguenti ai rinnovi dei contratti collettivi nazionali e territoriali, sopportati dalle imprese esecutrici e non prevedibili. 

Associazioni imprenditoriali e sindacali pongono particolare accento sulla tempestività nell’adeguamento dei prezzari (DEI), sulla base dei quali verranno predisposti le basi d’asta per gli appalti pubblici e che sono riferimento per l’assegnazione dei lavori alle imprese private. Si ritiene utile prevedere una forma di condivisione con gli Enti territoriali per consentire un costante aggiornamento anche in funzione di voci non presenti ma necessarie per specifiche progettazioni, al fine di evitare il proliferare di nuovi prezzi. A tale scopo si ritiene necessario ricorrere alla fattiva collaborazione delle Camere di Commercio I.A.A. e di Unioncamere Emilia-Romagna.

La Regione Emilia-Romagna, presente ai lavori del Gruppo, in riferimento al Prezzario regionale, recentemente adeguato, ha condiviso l’importanza di velocizzare le procedure di aggiornamento e adeguamento dello stesso, anche con la possibile introduzione dell’utilizzo di piattaforme informatiche per il monitoraggio continuo dell’andamento dei prezzi.

In quest’ottica, il Gruppo di lavoro propone al Governo di valutare l’opportunità di stabilizzare o quanto meno di prorogare la scadenza del beneficio del Super Bonus, anche rivedendone le percentuali, ma rifinanziandone la dotazione e intervenendo per risolvere il corto circuito creditizio che rischia di frenarne l’attuazione. In mancanza di ulteriori risorse per il Super Bonus, si richiede di mettere a punto altri strumenti di incentivazione destinati al perseguimento degli obiettivi di riqualificazione del patrimonio edilizio privato e pubblico nella direzione della sostenibilità e del risparmio energetico.

Associazioni imprenditoriali e sindacali richiedono alle stazioni appaltanti pubbliche, un impegno a predisporre le nuove gare per servizi in modo tale che esse prevedano l’indicazione di base d’asta congrue e adeguate ai livelli di costo correnti e nel rispetto pieno e assoluto delle tabelle ufficiali e pubbliche del costo del lavoro previsto dai relativi CCNL e degli Accordi integrativi territoriali. Si propone altresì alla Regione che dei medesimi livelli di costo si tenga conto nell’aggiornamento dei prezziari per lavori pubblici, sulla base dei quali le stazioni appaltanti formuleranno le gare per l’esecuzione di lavori, con particolare riferimento alle opere del PNRR.

Il Comune e la Città metropolitana di Bologna, prendono atto del Protocollo d’intesa tra Anci, Upi ER e Cgil-Cisl-Uil ER in materia di legalità, appalti e concessioni e del Protocollo su legalità e appalti del 23 dicembre 2021 e confermano il proprio impegno ad accelerare il processo in corso per la revisione e la modifica del Protocollo appalti sottoscritto l’8 novembre 2019, nel quadro e in coerenza con il processo di revisione nazionale del Codice degli Appalti pubblici.

La Città metropolitana di Bologna, si impegna inoltre a continuare l’attività di promozione ed estensione dell’adozione del Protocollo appalti in tutte le Stazioni appaltanti dell’Area metropolitana e alle Aziende pubbliche e partecipate.

















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