ROMA (ITALPRESS) – “In Italia, la percentuale di professionisti e alte professionalità presenti nel mondo del lavoro pubblico e privato è più bassa rispetto ai grandi paesi europei. Questa è la principale causa delle difficoltà per la mancata ripresa economica che fatica a decollare”. Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa in ordine alla difficoltà di collocamento che trovano le figure con alta professionalità nel nostro Paese.
“La particolare struttura dell’economia italiana – continua Prudenzano – fatta da una parte da imprese piccole e piccolissime, e dall’altra da una Pubblica Amministrazione in corso di veloce rinnovamento, non aiuta ad utilizzare a pieno personale altamente qualificato che costituisce le categorie dei quadri, dei professionisti e delle elevate professionalità.
Nella Pubblica Amministrazione, di converso, si soffre ancora di una specializzazione non differenziata, orientata quasi esclusivamente verso una cultura giuridica ed economica trascurando quella di altra tipologia manageriale”.
“Il Rapporto annuale dell’Istat del 2021 – aggiunge – segnalava che tra il 2008 e il 2020 il saldo migratorio dei laureati italiani tra 25 e 34 anni è stato negativo per 76 mila unità (pari a oltre un quinto di quanti si laureano ogni anno).
Di fronte a un quadro così preoccupante, Confintesa lancia un allarme. Serve trovare soluzioni per incentivare l’inserimento di alte professionalità e quadri qualificati all’interno delle imprese e della pubblica amministrazione, superando le resistenze di una struttura organizzativa per niente orientata al cambiamento. Nella Pubblica Amministrazione – conclude Prudenzano – è necessario agevolare il tentativo di dare più sbocchi professionali e soprattutto retribuzioni adeguate mentre nel privato, con il programma di Industria 4.0 e alcuni progetti del PNRR, occorre essere molto più incisivi di quanto si stia facendo”.
– foto ufficio stampa Confintesa-
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