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“I Progetti del Cuore” raggiunge Rubiera, Castellarano, Casalgrande, Scandiano, Viano e Baiso

La collaborazione tra “Progetti del cuore” e le città italiane, con scopo quello di aiutare le persone bisognose di ogni comunità, procede spedita e raggiunge anche i territori di Rubiera, Castellarano, Casalgrande, Scandiano, Viano e Baiso. Qui l’assistenza in termini di servizi socio-assistenziali della Cooperativa Aut Aut Onlus, Associazione di famiglie con portatori di autismo è molto presente e radicata nel territorio. L’Associazione Aut Aut si propone di cooperare in stretta sintonia con il Centro per l’Autismo e gli altri servizi neuropsichiatrici della AUSL locale, ed è una dimostrazione di come il dialogo tra pubblico e privato sia possibile se gli obiettivi condivisi sono gli stessi.

Nata da un gruppo di genitori con figli autistici, l’Associazione, operante nell’ambito del volontariato, si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’handicap autistico, patologia non completamente conosciuta ma in costante aumento. I dati epidemiologici inerenti la provincia in questione stimano la presenza di oltre 400 soggetti autistici, di cui circa 140 nell’età compresa tra 0 e 18 anni.

Alla Cooperativa, grazie al supporto de “I Progetti del Cuore”, verrà consegnato  in comodato d’uso gratuito un Fiat Doblò attraverso cui saranno garantiti i servizi di assistenza e trasporto nel quotidiano dei ragazzi per visite mediche e attività organizzate durante il tempo libero.

“Questo mezzo è molto importante per noi – spiega Marco Lanzi, membro del consiglio dell’Associazione Aut Aut – ci aiuta a essere più vicini ai ragazzi che quotidianamente accompagniamo e assistiamo per le attività di terapia standard, che vengono programmate con l’Asl locale, e per le attività ricreative e ludiche che organizza l’Associazione. In questo caso parliamo di attività per la gestione del tempo libero dei ragazzi, cosiddette socio-occupazionali. Siamo un’associazione provinciale, per potere avere una supervisione su tutto quello che accade sul territorio lavoriamo di squadra nella maniera più inclusiva possibile. I ragazzi sono circa una quindicina e vengono assistiti in maniera quotidiana”.

















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