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“A muso duro”, un progetto letterario filantropico. Sabato a Modena la presentazione

È stato pubblicato nel mese di giugno, per Golem Edizioni, “A muso duro”, l’ultimo romanzo di Sibyl von der Schulenburg – scrittrice e imprenditrice – legato a una singolare operazione di beneficenza.

Il romanzo traccia la vita di un cavaliere agonistico, giovane, bello, prestante, bisessuale e famoso che la vendetta di un cavallo abusato mette a girare in una sedia a rotelle. Da camminante, l’uomo si trova a essere ruotante, ma non rinuncia ai sogni di vittoria nelle più grandi arene del mondo. Per riuscire a tornare in sella dovrà però cambiare totalmente il suo approccio al mondo: non potrà più splendere come Marte, violento e solipsista, ma dovrà scendere a compromessi con l’ambiente circostante, rispettare umani e animali. L’amore malato di una donna lo costringerà ad accettare una nuova sessualità, ma sarà Genny, una carrozzina elettronica autobilanciante su due ruote, a dargli la base per una vera rinascita. La resilienza, un termine tanto di moda, si fonda per lui sulle prestazioni di Genny.

“Sto lavorando a questo progetto da oltre un anno – precisa Sibyl von der Schulenburg – e ho sentito il bisogno di coinvolgere la gente comune sui social media perché certi diritti dei disabili fossero messi in luce. Pare anacronistico, ma ancora si deve ricordare al popolo dei camminanti che un uomo seduto non è un mezzo uomo, bensì un essere completo che vive una quotidianità piena e varia, fatta di piaceri e dispiaceri, non tanto diversa da quella di chi consuma le suole delle scarpe.  Ho chiesto agli utenti del web di cercare un titolo significativo e alla fine è uscito A muso duro, anche in memoria di Pierangelo Bertoli, fonte d’ispirazione nella stesura di questo romanzo. I ricavi derivanti dai diritti d’autore, a cui si aggiungeranno altre donazioni, saranno interamente destinati all’acquisto di una o più Genny”.

L’intero progetto transita dall’associazione Genny Angels Onlus, già titolare dei diritti economici del libro e garante della correttezza dell’operazione di beneficenza. L’associazione è fondata e diretta dall’inventore della moderna sedia a rotelle Paolo Badano.

L’evento al Museo Enzo Ferrari di Modena: presentazione del romanzo e donazione della prima Genny. Avendo già raccolto la cifra per l’acquisto della prima carrozzina, durante l’evento del 16 luglio 2022, Giulia Ghiretti – nuotatrice paralimpica che ha partecipato anche nel 2020 alle Olimpiadi a Tokyo vincendo la medaglia argento nei 100 metri rana e che quest’anno sarà impegnata nei mondiali – sarà la prima degli “Amici di Genny”, i beneficiari del progetto.

Poiché il romanzo è in qualche modo legato a Pierangelo Bertoli – di cui nel 2022 ricorre il ventennale della morte – si è cercato il primo Amico di Genny in Emilia Romagna, attraverso il comitato paralimpico regionale, perché l’eroe del romanzo è un atleta.

“Quando ho usato per la prima volta la Genny – spiega Giulia Ghiretti – ho provato un senso di apertura a tutto quello che c’è intorno perché, finalmente, ho potuto alzare lo sguardo dalla strada, senza badare agli ostacoli (sassolini, buche, ciottolato) che rendono spesso difficile gli spostamenti di chi vive su una sedia a rotelle. Penso che Genny potrà ridarmi tanta libertà e che anche a me, come al personaggio del romanzo, cambierà la vita”.

















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