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Controlli sui mezzi pesanti, 18 irregolarità scoperte dalla Polizia locale di Modena

C’è chi non ha rispettato la normativa sul trasporto di rifiuti edili e chi non seguito le prescrizioni internazionali sugli orari di guida e di riposo, ma c’è anche chi viaggiava con lo pneumatico danneggiato, creando così pericolo per sé per e per gli altri utenti della strada. Sono i principali illeciti riscontrati dalla Polizia locale di Modena durante un recente servizio di controlli sui mezzi pesanti, provenienti prevalentemente da Paesi esteri, svolto nell’ambito delle iniziative per la sicurezza stradale effettuate sul “nodo” autostradale cittadino caratterizzato quotidianamente, per via della vicina dogana di Campogalliano e di un tessuto economico votato all’export, da una presenza significativa di tir di vettori internazionali.

Nel complesso sono state contestate 18 violazioni amministrative alle leggi italiane ed europee sulla circolazione e sul trasporto, per un totale di sanzioni che arriva a circa 7mila euro, a carico di 14 veicoli sul totale di 16 sottoposti a verifica (di cui 13 provenienti dal nord Europa, due dai Paesi balcanici e uno dall’Italia).
Le verifiche, che si ripetono con frequenza mensile, sono state effettuate da tre pattuglie della Polizia locale dedicate per un’intera giornata a questa attività. Nel dettaglio, il trasportatore italiano, un’azienda modenese, trasportava rifiuti edili per un totale di peso di 4.500 chilogrammi, 800 in più rispetto al massimo peso consentito per il suo mezzo; inoltre, mancava il formulario previsto dalla normativa sul trasporto a norma dei rifiuti. A suo carico sono stati elevati, quindi, due verbali per totali 3.130 euro. Ammonta a 2mila euro, invece, la sanzione per un autotrasportatore tedesco che aveva effettuato un trasporto internazionale dalla Germania all’Italia senza aver complicato il documento di trasporto “Cmr”: nella lettera di vettura, prevista dalla normativa, devono essere indicati i dettagli della spedizione.
A tre autocarri, provenienti da Croazia, Francia e Bulgaria, è stato contestato il superamento dei limiti di velocità di 80 chilometri all’ora, il massimo consentito per i mezzi superiori a 12 tonnellate; il mezzo bulgaro, inoltre, aveva uno pneumatico gravemente danneggiato, tale da compromettere la sicurezza della circolazione (gli è stato imposto, dunque, di cambiarlo prima di riprendere la marcia) e il parabrezza scheggiato. In più, il conducente non aveva effettuato la pausa obbligatoria durante l’attività al volante (sanzione da 606 euro): la legge prevede, infatti, che il periodo di guida non superi le 4,5 ore consecutive e le 9 ore al giorno, che possono diventare 10 solo in casi eccezionali. Sempre il trasportatore bulgaro, inoltre, non aveva effettuato la revisione della motrice.
Infine a due trasportatori, uno proveniente dalla Macedonia e l’altro dalla Francia, è stata contestata la mancata registrazione del transito alla frontiera: la nuova normativa internazionale, introdotta in febbraio, ha introdotto questa applicazione nel cronotachigrafo con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del trasporto superiore a sette giorni dal proprio Paese di origine.

















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