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Mondinsieme compie 20 anni. Il bilancio di una lunga esperienza e la festa di domenica a Reggio per guardare al futuro

Grande festa domenica 3 luglio al parco Baden Powell di Reggio Emilia (via Marzabotto) per celebrare 20 anni di attività e progetti dedicati all’inclusione e all’interculturalità da parte di  Mondinsieme. Nato nel 2001 come servizio del Comune di Reggio Emilia e divenuto Fondazione nel 2010, Mondinsieme negli anni ha contribuito all’implementazione di politiche interculturali nella nostra città, riuscendo a coinvolgere circa 40 associazioni e comunità locali che fanno riferimento a oltre 140 diverse nazionalità presenti sul territorio reggiano.

La festa di domenica, che prevede un ricco e articolato programma, che spazierà dalle 16.30 alle 20.30, sarà occasione per raccontare questi 20 anni di attività e per restituire alla città i percorsi sviluppati con il Programma interculturale DiTutti. Sarà inoltre la prima tappa di un percorso di lavoro che nel corso dell’anno prevede l’approvazione di un Piano locale di contrasto alla discriminazioni razziali, l’incontro a Reggio Emilia delle Città interculturali promosso dal Consiglio d’Europa (novembre) e un incontro-seminario  sul tema delle Città della diversità e dell’inclusione (dicembre).

 

HANNO DETTO – “Mondinsieme è il biglietto da visita di una città, la nostra, accogliente, dialogante e multiculturale. Una città che va oltre i propri confini, appartiene a tutti, è aperta a tutti ed è perciò responsabilità di tutti realizzarla come la vogliamo”, ha detto l’assessore al Welfare e alle Politiche per i cittadini migranti, Daniele Marchi.

“Non è un caso – ha aggiunto l’assessore – che Mondinsieme sia nata in una comunità cittadina già all’epoca multiculturale e non è un caso che una decina di anni dopo a Reggio Emilia sia nato e si sia sviluppato il movimento nazionale ‘l’Italia sono anch’io’ per il riconoscimento della cittadinanza ai cittadini migranti, un tema che ha impegnato e portato a importanti confronti i promotori e componenti del movimento, fra cui l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, numerose associazioni, sindacati e organizzazioni umanitarie, e le forze politiche del nostro Paese sino ad oggi. Proprio in questi giorni, nel ventennale di Mondinsieme, il Parlamento ridiscute il tema dei diritti dei migranti nell’ambito del percorso legislativo dello Ius Scholae e ci auguriamo che finalmente la nuova legge costituisca un punto fermo nel riconoscimento del fondamentale diritto di cittadinanza.

“Intanto Mondinsieme ha continuato e prosegue il suo lavoro prezioso di ‘ponte’, di contatto fra il Comune, le altre istituzioni della città e le comunità di cittadini migranti, ad esempio con l’adesione di una quarantina di associazioni, la partecipazione al progetto europeo Città interculturali, al Piano di contrasto alle discriminazioni razziali e al Piano strategico di coesione e interculturalità ‘DiTutti’. Un ponte risultato vitale anche nell’attuale crisi Ucraina, per l’aiuto e l’accoglienza di rifugiati nel nostro territorio. Questa ormai lunga esperienza ha portato Reggio Emilia, una città di medie dimensioni, ad essere punto di riferimento di interesse europeo ed anche per città di grandi dimensioni, che si confrontano con noi”.

“Vent’anni fa – ha sottolineato il presidente di Mondinsieme, Matteo Rinaldini – Reggio Emilia fu tra le prime città a cogliere un’importante intuizione: la diversità culturale delle numerose comunità presenti in città costituiva una risorsa per tutti. Dall’apertura nel 2001 dell’Ufficio di Mondinsieme al suo sviluppo e potenziamento con la trasformazione in Fondazione, l’approccio di base è sempre stato quello originario, riuscendo a coinvolgere le diverse associazioni di migranti per arricchire la città e contribuendo a farle sentire parte integrante della comunità. Con il tempo la Fondazione è cresciuta diventando un punto di riferimento nazionale e internazionale. Il senso della festa di domenica, che avremmo voluto celebrare lo scorso anno ma abbiamo rinviato causa Covid, è proprio di sottolineare questa crescita collettiva, questo spirito di appartenenza, riconquistando quella prossimità che è tipica e indispensabile al mondo associativo. Una festa di ripartenza, dopo un lungo periodo di ‘resilienza’, in cui Mondinsieme e le associazioni non hanno rinunciato ad essere unite”.

Chiara Greco, dello staff di Mondinsieme, ha presentato infine i dettagli del programma della festa di domenica prossima.

 

LA FESTA – La Festa per i 20 anni di attività propone un programma costruito insieme alle associazioni aderenti che hanno contribuito ciascuna secondo le proprie specificità, costruendo ulteriori occasioni di conoscenza reciproca e di collaborazioni tra associazioni che per la prima volta canteranno e narreranno insieme, proponendo un repertorio condiviso.

In particolare, le narrazioni che bambini e adulti ascolteranno nella prima parte della festa sono il risultato di un lungo percorso, guidato dalle fondatrici del Festival Punto a capo, in cui persone italiane, ucraine, russe, egiziane, turche, senegalesi e albanesi hanno condiviso, in più lingue, racconti e vissuti legati ai propri paesi di provenienza.

Tra i temi presenti all’interno della festa, c’è anche quello dell’emergenza climatica e del rispetto delle risorse naturali, che sarà affrontato in modo creativo e coinvolgente grazie alla collaborazione con associazione PicNic! che proporrà un laboratorio di disegno collettivo dal titolo ‘Oro blu – questa è la nostra acqua’.

Verso le 18.30, al centro del Parco, il laboratorio aperto di danze ‘Gheu, il cerchio della festa’ coinvolgerà tutti in attività di ballo. Seguirà il ‘Cerchio di body percussion’ dei ragazzi e delle ragazze della cooperativa Giro del cielo.

Durante la Festa il parco sarà animato da giochi e balli tradizionali, mostre fotografiche e sarà possibile approfondire la conoscenza di alcune associazioni, grazie ai numerosi stand presenti e alle presentazioni che avverranno in contemporanea nella Sala grande, lo spazio di Mondinsieme condiviso durante tutto l’anno dalle quasi 40 associazioni aderenti.

Verso le 19.30 i saluti del sindaco lasceranno poi spazio all’ultima parte della Festa, in cui si susseguiranno nel cortile interno balli e canti a cura delle associazioni e lo sketch finale di John Modupe, astro nascente di stand-up comedy il cui repertorio di comicità trova linfa nella ricchezza del suo essere un ragazzo italiano, figlio di genitori nigeriani yoruba.

 

DUE DECENNI DI ATTIVITÀ – Da due decenni Mondinsieme è impegnata a creare occasioni di incontro e scambio tra cittadini reggiani di origini diverse attraverso il coinvolgimento delle comunità e delle associazioni nei percorsi di cittadinanza attiva promossi dall’Amministrazione comunale, in particolare all’interno degli spazi civici, delle associazioni e dei centri sociali del territorio di Reggio Emilia. Mondinsieme ha attivato inoltre collaborazioni con istituzioni culturali cittadine (Fondazione I Teatri, Fondazione Palazzo Magnani, Musei civici e Biblioteca Panizzi) per ampliare e diversificare il pubblico di fruitori dei luoghi della cultura formali e promuove la comunicazione delle celebrazioni di tutte le comunità che abitano il territorio reggiano.

E’ tra i soggetti che promuovono il coordinamento ‘Diritto di parola’ che opera per promuovere l’insegnamento della lingua italiana e delle lingue madri.

Nell’anno scolastico 2020-2021 sono oltre 1.300 gli cittadini migranti che hanno frequentato corsi di apprendimento dell’italiano promossi da associazioni e cooperative, 448 gli studenti invece che a Reggio hanno avuto l’opportunità di studiare la loro lingua madre (ad esempio arabo, tamil, russo, wolof, cinese). Sviluppa e accompagna l’Amministrazione comunale nelle attività di promozione della cittadinanza e del patto educativo interculturale, nella promozione del D-Lab, il progetto che valorizza la diversità nel mondo dell’impresa e supporta le 35 associazioni che aderiscono alla Fondazione in progetti di cooperazione a livello internazionale e di protagonismo civico a livello locale.

Mondinsieme ha saputo mettere in pratica il concetto di intercultura in un fare quotidiano guidato da quella specifica prospettiva che riconosce la realtà come plurale, complessa e dinamica, riuscendo così ad accogliere e valorizzare il valore aggiunto di cui sono portatori cittadini che provengono da altri paesi e sono portatori di diverse tradizioni e culture.

 

 

 

 

















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