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Messaggi di solidarietà alla Uil, la cui sede è stata imbrattata nella notte a Bologna

“Siamo di fronte ad una serie di atti non solo vili, ma anche sistematici nel colpire presidi istituzionali e democratici con accuse deliranti e accostamenti inaccettabili al nazismo. Non arretreremo sui doveri che abbiamo, con le rispettive competenze, nei confronti dei cittadini per la tutela della salute di tutti, non lasceremo nessuno solo di fronte a questi atti intimidatori. Per questo esprimo alla Uil la piena solidarietà e vicinanza mia e del Comune di Bologna”. Così il sindaco Matteo Lepore sulle scritte no vax apparse sui muri della sede Uil di Bologna.

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“Piena e totale solidarietà alla Uil Emilia Romagna e Bologna per le inquietanti e gravissime scritte no vax con cui sono state imbrattate le porte d’ingresso della sede di via Serena, a Bologna. È l’ennesimo atto vigliacco e delirante contro le sedi sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Un attacco a cui bisogna rispondere con una ferma reazione democratica contro chi vuole biecamente sfruttare un momento difficile come quello che stiamo attraversando per generare paura e panico. Di certo il sindacato non si farà intimidire e continuerà ad esercitare con determinazione il proprio ruolo libero, autonomo e autorevole”. Così Filippo Pieri, Cisl ER.

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“Esprimiamo vicinanza e solidarietà alla UIL Emilia-Romagna e Bologna la cui sede questa notte è stata imbrattata da scritte no vax. L’attacco alle sedi sindacali con modalità vigliacche e violente continuano e sono sempre più frequenti. È intollerabile che vengano prese di mira le sedi sindacali che sono un presidio di democrazia e di difesa dei diritti delle libertà delle lavoratrici e lavoratori. Ribadiamo la necessità che si alzi il livello di attenzione anche e soprattutto da parte delle forze dell’ordine, e che si trovino i responsabili di atti così gravi. Il sindacato confederale non si fa e non si farà intimidire e continuerà a lottare per la democrazia, la libertà e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”. Così CGIL Emilia-Romagna e CGIL Bologna.

















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