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Cooperazione internazionale, finanziati sette progetti modenesi

La costruzione di pozzi per l’acqua potabile in Congo, la ristrutturazione e l’ampliamento di una casa famiglia in Etiopia, lo sviluppo di servizi sanitari in Madagascar e in Tanzania, la creazione di un hub per il commercio internazionale in Tunisia, un progetto di accoglienza a distanza per Chernobyl. Sono i contenuti dei sette progetti di cooperazione internazionale, presentati da associazioni e organizzazioni no profit del territorio modenese, ammessi al finanziamento nell’ambito dell’edizione 2021 del bando per interventi nei Paesi in via di sviluppo promosso dal Comune e dalla Fondazione di Modena.

Il bando, che si è aperto a dicembre 2021 e si è chiuso a fine marzo e per il quale è stata appena pubblicata la graduatoria, metteva a disposizione un fondo di 150 mila euro complessivi per progetti che rientrassero in particolare nell’ambito dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente, dell’educazione, dei diritti umani e dello sviluppo economico locale.

A ricevere il contributo sono le organizzazioni di volontariato Moninga di Formigine, per il progetto “Un pozzo per Kikwit”, in Congo, e Ho avuto sete, per la costruzione di un altro impianto idrico, sempre in Congo, nel quartiere di Kimbondo a Kinshasa. In Etiopia, a Ghassa Chare, l’organizzazione Modena per gli altri ristruttura la casa famiglia “Villaggio della speranza”, realizzando anche una sala per la fisioterapia e una per l’attività ludico-motoria. In Tunisia, Overseas, organizzazione per lo sviluppo globale di comunità in Paesi extraeuropei, realizza un hub per l’internazionalizzazione dell’artigianato del paese. Ricevono il contributo anche due progetti sanitari: quello proposto dall’associazione Alfeo Corassori-La vita per te sviluppa servizi di prevenzione e cura della malnutrizione e di tutela della salute materna e infantile in Madagascar, mentre quello dell’associazione Medici con l’Africa punta a un’equa accessibilità ai servizi sanitari di qualità a Tosamaganga in Tanzania. Infine, l’associazione Chernobyl di Maranello riceve il contributo per il progetto di accoglienza a distanza “Malenkaya Strana”.

La graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento è consultabile sul sito della Fondazione di Modena (www.fondazionedimodena.it/bandi/bando-cooperazione-internazionale-2021).

I progetti candidati al bando dovevano prevedere un avvio a partire da luglio 2022, avere una durata massima di 24 mesi ed essere realizzati con il coinvolgimento di almeno un partner rappresentativo della comunità locale del Paese di intervento. Il contributo richiesto poteva variare da un minimo di 10 mila a un massimo di 25 mila euro con un cofinanziamento a carico dei proponenti pari almeno al 40 per cento del costo totale del progetto. I proponenti dovevano inoltre garantire almeno il 5 per cento del costo totale del progetto con proprie risorse monetarie.

Il bando a sostegno dei progetti di cooperazione internazionale, che è alla sua quinta edizione, ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo di sinergie tra i soggetti di tutto il territorio provinciale modenese che operano nei Paesi in via di sviluppo, contribuendo a finanziare interventi che siano in linea con uno o più degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e con la Strategia italiana per l’Educazione alla cittadinanza globale.

In quest’ultima edizione è stata modificata la modalità di selezione dei progetti che è stata effettuata in due fasi: nella prima, si sono valutate l’esperienza dell’associazione in programmi di cooperazione internazionale, il suo radicamento nel territorio, e la cooperazione internazionale come mission prevalente, i partenariati, il grado di coerenza del progetto con gli obiettivi del bando e il grado di innovazione progettuale (anche rispetto a iniziative già sostenute in precedenti edizioni). Nella seconda, i contenuti del progetto rispetto anche al coinvolgimento e al rafforzamento delle capacità operative delle controparti locali, alla qualità degli obiettivi, alla definizione e alla concretezza dei risultati quantitativi e qualitativi attesi, alla sostenibilità nel medio e lungo termine e all’adeguatezza del budget.

















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