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Resoconto del Consiglio comunale fioranese di giovedì 23 giugno

Lo scorso giovedì 23 giugno, presso la struttura di Casa Corsini, si è svolto il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese. In apertura la consigliera Maria Teresa Cuoghi ha esposto all’assemblea l’insieme delle iniziative avanzate dall’Amministrazione nel 2021 in tema di parità di genere e valorizzazione della donna, raccogliendo il plauso di tutti i presenti.

La prima e unica interrogazione denunciava l’inadeguatezza del cestino dei rifiuti antistante la biblioteca comunale, in ottica differenziazione, e anche l’eccessiva voluminosità di alcuni arbusti. L’assessore Branduzzi ha risposto essere imminente sia la sostituzione del cestino – sottolineando come presso ogni struttura comunale ci siano i diversi contenitori per la differenziazione interna – sia l’intervento di potatura. Sono stati poi approvati all’unanimità: 1.il rinnovo della gestione in forma associata con i Comuni dell’Unione del CEAS, che si occupa di iniziative rivolte alla sostenibilità ambientale; 2. l’accordo operativo che prevede, da parte di soggetti autorizzati, la realizzazione di una strada che collegherà via Canaletto con via Giardini. Si tratta di un’infrastruttura di interesse sovracomunale e attesissima dai cittadini della frazione di Ubersetto, perché permetterà un minore traffico di mezzi pesanti lungo il quartiere abitato. A seguire il consigliere leghista Graziano Bastai ha lamentato in un primo punto la scarsa puntualità nella trasmissione di informazioni richieste agli amministratori, e in un secondo punto la possibilità che le piante poste in via Vittorio Veneto possano diminuire la visibilità al transito di camion e bus. Il Sindaco Tosi ha smentito seccamente la prima accusa, inducendo il consigliere a un’attenuazione della lamentela; e ha spiegato come le piante indicate non crescono più di tanto, come poi intuibile dalle fioriere che le contengono. Inoltre ha evidenziato come via Vittorio Veneto non preveda da decenni la possibilità di essere attraversato da mezzi pesanti, quali appunto camion, rimorchi o altro, ma solo dai bus urbani.

Certamente il punto che ha creato maggiore bagarre aveva in oggetto la nuova modalità di raccolta rifiuti “porta a porta” che interesserà Fiorano a partire dalla primavera 2023. Il consigliere Roggiani ha affermato non essere d’accordo con il cambiamento, dato il già alto tasso di differenziazione raggiunto dal Comune. Ha ribadito poi il rischio venga compromesso il decoro urbano, oltre al possibile intralcio ai pedoni, e anche che non tutti i cittadini hanno sufficiente spazio per conservare i rifiuti fino al giorno di raccolta. L’assessore Branduzzi ha replicato che sarà un sistema misto, e che solo plastica e carta vedranno questo tipo di raccolta; inoltre ha spiegato come si tratti di accordi sovracomunali, su cui l’Amministrazione non può intervenire, ma solo cercare di regolare la decisione in base alle necessità locali. I consiglieri Manfredini e Bastai hanno espresso diverse perplessità, ad esempio sull’impiego del badge per l’uso dei cassonetti dell’indifferenziata o sul possibile aumento della spesa prevista per la raccolta. Ma il Sindaco Tosi ha confermato le ragioni di un simile provvedimento, smentendo le preoccupazioni. “I paesi dove si sono raggiunti i risultati migliori – ha affermato – sono quelli che hanno adottato il porta a porta. Da noi il possibile disagio verrebbe assolutamente contenuto, trattandosi solo di carta e plastica: l’umido continuerà ad avere i cassonetti preposti. Esistono fior fiori di studi che dimostrano la bontà di questo tipo di scelta: i risultati scientifici ed empirici esposti dalla letteratura mondiale provano essere la direzione giusta. In merito al badge – ha continuato – devo dire che è necessario data l’esistenza di norme europee (e non solo) che impongono il raggiungimento della cosiddetta tariffa puntuale, la quale richiede la possibilità di misurare i rifiuti conferiti da ciascuno, secondo il principio che chi differenzia meno paga di più. L’intenzione è quindi premiare chi differenzia, una scelta che hanno fatto già tantissimi Comuni. Quanto agli eventuali costi aggiuntivi non ci si potrà discostare dal contratto della recente gara che ha individuato il gestore per i prossimi 15 anni”.

 

















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