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Il presidente della Provincia di Reggio Zanni: “Da Anas più attenzione alla Statale 63”

La chiusura della galleria del Seminario per diverse settimane, dopo l’incendio di un autobus, con il ritorno al vecchio tracciato della Statale 63 sino al 31 maggio, ha riportato l’attenzione su questa fondamentale arteria di collegamento tra la pianura e la montagna, una delle poche strade nella nostra provincia rimaste di competenza Anas. “Siamo, come sempre, al fianco dei sindaci dell’Appennino, che nei giorni scorsi hanno sollecitato ad Anas una maggiore attenzione nei confronti della Statale 63”, dichiara il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, sottolineando come Palazzo Allende “nel tempo si sia costantemente impegnata su vari fronti, dal reperimento dei finanziamenti alla redazione di studi di fattibilità e progettazioni, raccogliendo le istanze provenienti dal territorio e svolgendo una funzione di raccordo tra i Comuni e la Regione e di stimolo nei confronti di Anas”.

“E’ un lavoro che è proseguito anche negli ultimi, complessi anni che il nostro ente ha dovuto affrontare e che, insieme ai Comuni, ci ha portati ad individuare ulteriori miglioramenti del tracciato della Statale 63 che abbiamo sottoposto ad Anas – continua il presidente Zanni – La Ss 63, insieme alla via Emilia, è il principale asse di competenza statale, pertanto non può che essere Anas a finanziare gli interventi, così come avvenne grazie all’Accordo di programma sottoscritto nel 2009, ma la Provincia, oggi come allora, ha già realizzato gli studi di fattibilità ed è disponibile a farsi carico, se ci saranno destinate le risorse, della progettazione”.

Nel dettaglio, i cinque interventi destinati ad aumentare sicurezza e scorrevolezza per i quali la Provincia ha già effettuato gli studi di fattibilità riguardano le criticità del tracciato della Ss 63 tra la galleria del Bocco di Casina e Vezzano sul Crostolo con una serie di allargamenti della sede stradale o parziali rettifiche, ma soprattutto – ed è l’ipotesi più onerosa – una variante, prevalentemente in galleria, all’abitato di Bettola. Poi ancora la messa in sicurezza, con una rotatoria, dell’incrocio con via Fratelli Lolli a La Vecchia di Vezzano e del tratto compreso tra l’uscita dalla galleria di Cà del Merlo e Ardaceda di Carpineti, sempre allargando la sede stradale.

Nel tratto di Statale 63 più vicino al capoluogo, infine, la Provincia propone l’adeguamento del tratto tra Puianello e Rivalta con allargamenti della carreggiata e parziali rettifiche di curve ed il completamento del semia-anello della Variante di Puianello con un secondo lotto, di circa 1,5 chilometri, che dalla rotatoria sulla Pedemontana, aggirando l’abitato di Forche, si raccordi con la Ss 63 verso Rivalta all’altezza della Vasart.

“Per raggiungere questi risultati sarà fondamentale, così come siamo del resto soliti fare, un intenso lavoro di squadra insieme ai Comuni, alla Regione e, soprattutto, ai parlamentari reggiani per far sì che Anas trovi le risorse necessarie per appaltare, in tempi rapidi, queste opere – continua il presidente Zanni – Nella consapevolezza che la Statale 63, per la nostra montagna, rappresenta il collegamento principale per il capoluogo e, da lì, verso tutta la provincia, l’Italia e l’Europa attraverso il sistema delle tangenziali di Reggio, la stazione ferroviaria dell’Alta velocità, l’Autostrada A1 e l’Autobrennero”.

 

L’Accordo del 2009

Grazie all’Accordo di programma sottoscritto da Provincia e Anas nel 2009 – dopo due anni di intensa collaborazione avviata da Palazzo Allende con il Ministero delle Infrastrutture, allora guidato da Antonio Di Pietro, e con i vertici nazionali e regionale di Anas – tra il 2013 e il 2014 furono realizzati ben 5 interventi, per un importo di circa 12 milioni, nel tratto di Statale 63 compreso tra Cà del Merlo di Carpineti e Felina di Castelnovo Monti.

Interventi che, uniti alle gallerie costruite da Anas e alle Varianti realizzate dalla Provincia a Canali, Puianello e Ponterosso, hanno consentito di ridurre di 20 minuti gli spostamenti negli orari di punta dalla montagna alla città.

Nel dettaglio, grazie all’Accordo di programma del 2009 ed ai progetti elaborati dalla Provincia, Anas realizzò un nuovo viadotto a tre campate, di circa 120 metri di lunghezza complessiva, tra Pignedolo e Felinamata, allargò circa 780 metri di sede stradale tra Cà del Merlo e Pignedolo, altri 750 metri tra Felinamata e Feriolo, mise in sicurezza lo svincolo tra la Ss 63 e la Sp 9, in località Calcinara, attraverso una nuova rotatoria e rettificò una doppia curva in località Boaro, nel tratto La Grotta-Croce, ampliando anche 400 metri di strada.

 

















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