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Aiuti alle persone più fragili, minori e famiglie, contrasto alle diseguaglianze, lotta alle nuove povertà

Aiuti alle famiglie e alle persone in difficoltà economiche; azioni di contrasto alle disuguaglianze e alle varie forme di disagio sociale; lotta alla povertà e sostegno alle fasce di popolazione in situazione di fragilità, con un’attenzione particolare nei confronti delle famiglie con minori in difficoltà.

La Regione Emilia-Romagna rinnova il proprio impegno all’insegna della solidarietà nei confronti dei più deboli e di chi versa in stato di bisogno e lo fa mettendo sul piatto l’intera dotazione del Fondo sociale regionale, che vale complessivamente 51,7 milioni di euro per l’anno in corso, per fronteggiare le pesanti ricadute economiche e sociali dovute all’emergenza sanitaria da Covid-19.

Il via libera è arrivato con l’approvazione da parte della Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini del programma 2022 degli interventi, con la ripartizione delle risorse sul territorio, da Piacenza a Rimini.

 

I beneficiari dei fondi 

Destinatari dei fondi – di cui circa 22,5 milioni di euro stanziati dal bilancio regionale e la restante quota di 29,1 milioni messi a disposizione dallo Stato – sono Comuni e Unioni di Comuni, che li impiegheranno per potenziare le azioni e i servizi rivolti alla popolazione, in base alle priorità definite attraverso i Piani di zona approvati dai 38 distretti socio-sanitari in cui è suddiviso il territorio regionale. La scadenza per presentare i Piani alla Regione è fissata al prossimo 30 giugno.

“L’emergenza sanitaria vissuta nell’ultimo biennio – sottolinea la vicepresidente regionale con delega al Welfare, Elly Schlein- ha accresciuto le disuguaglianze di ogni tipo e fatto emergere nuovi bisogni. Per ridurre le diseguaglianze lavoriamo a dare risposte commisurate ai diversi bisogni che le nostre comunità esprimono, evitando di mettere in competizione difficoltà diverse. Tra le persone più colpite ci sono gli anziani e le persone fragili, che già prima della pandemia vivevano in situazioni di precarietà, e le donne. Oggi il caro bollette si abbatte su tutta la società, ma più duramente sulle fasce più povere Soprattutto a loro devono essere indirizzati gli interventi di supporto finanziati con il Fondo sociale regionale, proseguendo nella sperimentazione di azioni innovative che stanno dando concrete risposte alle esigenze di carattere sociale”.

“Tutto ciò- conclude Schlein- nel quadro della massima collaborazione e condivisione di obiettivi tra Regione, Enti locali e servizi sociali territoriali, ma anche con il Terzo Settore, che è l’irrinunciabile premessa per raggiungere i risultati che ci prefiggiamo. Stiamo cooperando al meglio per costruire nell’ascolto dei bisogni una programmazione integrata di queste risorse regionali con quelle in arrivo con il PNRR e quelle locali. Una società giusta e solidale non si dimentica degli ultimi e delle persone che vivono situazioni di grave disagio sociale”.

Il finanziamento degli interventi  

Dei 51,6 milioni di euro complessivi, circa 43 sono destinati al finanziamento degli interventi e dei servizi sociali sul territorio.

Altri 8,7 milioni di euro andranno invece a sostenere i programmi finalizzati tra cui la rete dei Centri per le famiglie, le azioni di contrasto alle disuguaglianze, le agevolazioni per il trasporto pubblico alle categorie fragili, la prevenzione dell’allontanamento di minori,  i progetti per migliorare la qualità della vita ai detenuti.

Tra le novità della programmazione 2022 rientrano il finanziamento di tre programmi per prevenire lo stress lavorativo degli operatori sociali, il supporto alla permanenza a domicilio o il rientro a casa dopo un ricovero in ospedale o le dimissioni da una struttura riabilitativa di soggetti fragili e gli interventi a favore di bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità.

La ripartizione dei fondi per Provincia

A livello territoriale, i 43 milioni di euro destinati alla gestione degli interventi e dei servizi sociali saranno così suddivisi tra le province dell’Emilia-Romagna, sulla base della popolazione residente: Bologna 9.859.345 euro; Modena 6.922.476; Reggio Emilia 5.138.478; Parma 4.409.070; Forlì-Cesena 3.785.474; Ravenna 3.647.190; Ferrara 3.226.564; Rimini 3.182.374; Piacenza 2.775.675.

 

















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