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Area Reggiane-Quartiere Santa Croce: dopo la riqualificazione, riapre il braccio storico di viale Ramazzini

Rieccolo, viale Ramazzini! Il suo ‘braccio storico’, che scorre da piazzale Europa a viale del Partigiano per mezzo chilometro in un rettilineo est-ovest spettacolare, alla fine degli anni Trenta venne interdetto al transito ordinario e così smise di essere accesso principale agli opifici e ai caseggiati operai di Santa Croce, per essere inglobato nell’espansione delle Officine meccaniche Reggiane.

Se n’è rimasto chiuso là dentro per novant’anni, intercluso fra i muri della grande fabbrica, nota anche come Reggiane Omi, dove Omi stava orgogliosamente per Officine meccaniche italiane, a sottolinearne l’importanza e l’impatto economico, produttivo e occupazionale sul sistema Paese. Chiuso dentro ad assolvere l’onere di “sistema di distribuzione interna”, vale a dire a smistare i passaggi incessanti e infiniti di operai, attrezzi, macchinari, mezzi, materiali, prodotti finiti da un capannone all’altro di un’area industriale di 260.000 metri quadrati: la quarta fabbrica in Italia fra gli anni Trenta e Quaranta, dopo Fiat, Breda e Ansaldo. Ci fu un periodo in cui alle Reggiane lavoravano circa 12.000 persone, tante quante quelle di Fiat Mirafiori.

“La testa e le mani degli operai delle Reggiane sanno fare di tutto”, si diceva in quei tempi in città. E lo si è detto a lungo, quando, dopo la crisi degli anni Cinquanta, tanti lavoratori licenziati emigrarono, tornarono con qualche soldo e, con tutta la loro esperienza, abilità e coraggio – spinti dalla Ricostruzione e poi dal Boom economico, sostenuti dalla fiducia e dalla disponibilità del credito bancario – si misero in proprio, divennero imprenditori-operai, capitani di un’industria diffusa, creando la spina dorsale di un benessere e di una trasmissione di conoscenza di cui ancora oggi Reggio Emilia raccoglie i frutti.

Quando le Officine sono diventate ex, lui, il viale, si è adagiato nel silenzio del tempo e della storia, per scivolare infine nell’abbandono. Tanto che a Reggio Emilia, la maggior parte della gente non lo ha mai visto e forse ne ignora l’esistenza.

Ma adesso cambia tutto. Ora si torna al futuro.

 

RIAPERTURA – Il viale – la spina dorsale dell’industrializzazione della città, innescata nel 1901 dalla fondazione delle Officine Righi, divenute Reggiane tre anni dopo e subito un colosso – riapre: sabato 21 maggio con una festa popolare, da domenica 22 maggio con il ritorno della circolazione stradale ordinaria.

Riconnette il quartiere alla città e ne ridiventa accesso più diretto, e questo vale anche per le tante e rilevanti competenze distintive e funzioni della città pubblica concentrate a Santa Croce: il Centro internazionale Loris Malaguzzi, il nuovo piazzale Europa da pochi giorni realizzato e il Centro di interscambio della mobilità (Cim), la Stazione ferroviaria centrale e il Parco Innovazione, sorto con la riqualificazione di una parte importante dei Capannoni delle Reggiane, prima dismessi, ora sedi di centri di ricerca e trasferimento tecnologico pubblici e privati, industria culturale, studi professionali e laboratori di innovazione, università.

Se l’Area Reggiane è tornata a creare lavoro, ricerca, formazione, il suo viale è uscito dall’oblio ed è pronto come un tempo a servirla e, perché no, ad essere presupposto di una estensione delle riqualificazioni dei Capannoni: quasi un invito, un’opportunità di attrazione di nuovi investimenti e attività, ora che all’Area Reggiane si può accedere fisicamente con maggiore facilità.

 

NUOVO NOME – Ed è destinato a cambiare nome. Mentre l’altro braccio del viale, verso ovest da piazzale Europa a via Makallè continuerà a chiamarsi ‘Ramazzini’, il braccio est ora riaperto – è la proposta che formulerà il sindaco Luca Vecchi – sarà viale delle Officine meccaniche Reggiane.

La riapertura del braccio storico di viale Ramazzini è una delle opere previste dal Programma di riqualificazione urbana (Pru) Quartiere Santa Croce-Area Reggiane promosso dal Comune di Reggio Emilia e sviluppato da Stu Reggiane spa, con un investimento complessivo pubblico-privato di 59 milioni di euro. Quel che è stato fatto per riqualificare e riaprire il viale è stato descritto stamani al Tecnopolo di Reggio Emilia dallo stesso sindaco Luca Vecchi, dal vicesindaco Alex Pratissoli e dall’amministratore delegato di Stu Reggiane spa Luca Torri.

L’INTERVENTO – L’area oggetto dell’intervento di riapertura di viale Ramazzini–braccio cosiddetto storico, che scorre da est a ovest, da piazzale Europa-via Agosti al tratto finale di viale del Partigiano – si colloca nella parte nord del comparto Reggiane. A sud vi si affacciano i Capannoni 11 e 18, a nord i Capannoni 10, 22 e 25.

Il progetto ha restituito un volto insieme antico e nuovo a questa strada, il cui sedime complessivo è di circa 19.630 metri quadrati e la lunghezza lineare di circa 500 metri, sia con opere di ripristino e manutenzione stradale, sia con l’inserimento di arredi e installazioni che la rendono a prima vista omogenea e coerente con l’altro grande spazio pubblico riqualificato nell’ambito del Pru Santa Croce/Reggiane: piazzale Europa.

La posizione di questo tratto stradale è strategica perché, oltre ad attraversare il settore baricentrico dell’Area Reggiane, è collegato alle arterie stradali di accesso alla città (Tangenziali, via dell’Aeronautica e viale del Partigiano) e al Cim, in posizione di cerniera tra la mobilità su gomma privata e pubblica e tra quella su gomma e quella ferroviaria. Risulta un asse fondamentale per lo sviluppo dell’Area Reggiane e per il potenziamento del sistema della mobilità.

L’asse della sede stradale è posizionato oggi decentrato rispetto alla distanza intermedia tra i Capannoni (10 e 11) per diverse esigenze:

·         mantenere le connessioni della viabilità ciclopedonale;

·         permettere una migliore visuale prospettica verso il Centro internazionale Malaguzzi il cui ingresso coincide esattamente con lo sbocco verso ovest del viale;

·         sfruttare il sottofondo esistente e integrare la sede stradale con le eventuali reti di sottoservizi esistenti.

Il viale si presenta a due corsie, una per ciascun senso di marcia, divise da una fascia di rispetto che dissuada dai sorpassi e agevoli gli attraversamenti pedonali.

La soluzione individuata propone su entrambi i lati una bikelane per rendere il percorso facilmente ciclabile, soprattutto nell’ottica del recente sviluppo dell’Area Campovolo, che ora è direttamente e rapidamente raggiungibile in bicicletta o a piedi dal centro di Reggio Emilia, attraverso i riqualificati sottopassi ferroviari e il nuovo piazzale Europa, dotati di percorsi per la mobilità sostenibile.

Oltre la carreggiata, i marciapiedi si estendono fino agli edifici circostanti garantendo la libera circolazione di pedoni e bici. Il dislivello rispetto alla sede stradale è minimo e realizzato tramite raccordo per garantire una più libera circolazione delle biciclette in entrata e uscita della corsia ciclabile.

Gli innesti alla viabilità esistente, via Agosti a est e viale del Partigiano a ovest, sono stati risolti tramite la realizzazione di rotatorie:

·         la rotatoria a ovest è stata dimensionata cercando di ridurre al minimo il suo impatto tenendo presente sia la velocità di percorrenza della strada (Zona 30), sia la necessità di consentire la circolazione dei mezzi pesanti e degli autobus;

·         la rotatoria a est è più articolata e il suo centro corrisponde con l’asse esistente di viale del Partigiano;

·         al centro del viale Ramazzini, in corrispondenza con l’asse nord-sud che attraversa l’Area Reggiane, l’intersezione a rotatoria allungata ha la funzione di interrompere il lungo rettilineo e ridurre la velocità. Inoltre la soluzione permette l’eventuale innesto con 4 arterie periferiche (2 a nord e 2 a sud) determinate coerentemente con l’assetto di sviluppo futuro di tutta l’Area.

Il braccio storico di viale Ramazzini sostituirà, per le linee degli autobus che provengono o sono dirette verso sud, l’attuale accesso di via Agosti. La viabilità sarà più diretta, con conseguente risparmio chilometrico.

A lato della carreggiata di viale Ramazzini le distanze sono variabili e dettate dal contesto, ma sufficienti per generare spazi di ampie dimensioni tali da accogliere la compresenza di bici e pedoni e assumere la connotazione di vero e proprio spazio pubblico. I marciapiedi sono integrati infatti con aree verdi, che svolgono anche la funzione di arredo. La carreggiata e i marciapiedi sono raccordati da un dislivello minimo: l’obiettivo è rendere il più permeabile possibile lo spazio e ridurre l’impatto della sede stradale.

Di evidente efficacia l’illuminazione pubblica, composta con lo stesso disegno e gli stessi oggetti installati nel vicino piazzale Europa. Il rettilineo è scandito da un sistema di ‘tesate’ (cavi tesi) su cui sono agganciati i corpi illuminanti. Si notano i pali in acciaio di testa, di colore bruno, con sbraccio singolo e doppio, citano nelle linee geometriche quelli della vicina area ferroviaria, ed i pali intermedi che sostengono direttamente i cavi e le lampade a Led e che, con i loro colori vivaci, richiamano la natura dinamica del luogo. Coesistono dunque in queste installazioni sia l’identità e la memoria produttiva del Novecento, sia la creatività e l’innovatività di oggi.

Sono stati installati impianti di videosorveglianza.

Il quadro economico dell’intervento è pari a 3.610.772,75 euro. Le fonti di finanziamento sono state: Bando periferie della Presidenza del Consiglio dei ministri; Stu Reggiane spa con risorse proprie; Piano nazionale Città del ministero delle Infrastrutture.

Nell’ambito dello stesso Pru Reggiane-Santa Croce, è prevista il prossimo luglio la riapertura del passaggio a livello di viale Ramazzini – braccio ovest, mentre sono iniziati infine i lavori per il riuso nell’ex mangimificio Caffarri in via Flavio Gioia.

Nell’Area Reggiane-Parco Innovazione, il Capannone 15A è terminato, per il Capannone 17 e il Capannone 15B la fine lavori è prevista per ottobre prossimo, mentre è prevista nel marzo 2023 l’ultimazione del Capannone 15C, immobile che ospiterà il quarto Polo universitario di Unimore a Reggio Emilia.

PIAZZALE EUROPA – I lavori, da poco conclusi, di riqualificazione e manutenzione straordinaria del secondo stralcio di piazzale Europa – l’altro grande spazio pubblico inserito nel Pru Santa Croce-Reggiane – hanno riguardato un’area di circa 13.678 metri quadrati, con la realizzazione di un parcheggio a raso (33 posti auto, 6 riservati a persone con disabilità), la revisione e facilitazione della mobilità (percorsi ciclopedonali nord-sud, collegamento dell’area alla viabilità ordinaria e la distribuzione del traffico interno all’area di sosta), la definizione degli spazi pubblici con opere dedicate alla pratica sportiva (zona playground con campi da basket e lo skatepark) e di aree verdi, con un’ottantina di nuovi alberi.

Il sottopasso alla Stazione ferroviaria è stato prolungato al di sotto dei binari ed ora si congiunge direttamente con lo spazio pubblico dell’asse ciclo-pedonale sul piazzale, eliminando barriere fisiche e visive incongrue e rendendo più sicura e confortevole la percorrenza di questa infrastruttura di mobilità ‘leggera’.

Il secondo sottopasso esistente, ciclabile e più ampio, è stato riqualificato, la sua uscita è stata ampliata e ora avviene direttamente sul piazzale, anche in questo caso con un’accresciuta sicurezza, funzionalità e coerenza con l’assetto urbano circostante.

Nell’area in prossimità dei binari è stato realizzato un ampio declivio, che accoglie le rampe ciclo-pedonali di raccordo tra il sottopasso ciclabile e l’asse principale nord-sud.

Sul lato est dell’area, una scalinata, dotata di ampie alberature, collega alla zona prospiciente il Capannone 15A dell’Area Reggiane. Questa scalinata funge da foyer di ingresso all’edificio, che è parte del Parco Innovazione.

Il primo stralcio di piazzale Europa, che un paio di anni fa aveva interessato un’area di 26.348 metri quadrati, aveva previsto la realizzazione di 376 posti auto, il riordino della viabilità (rotatoria viale Ramazzini-piazzale Europa-via Agosti e razionalizzazione delle direttrici ciclabili, con criteri di maggior sicurezza) e creazione di aree integrate in un sistema di verde urbano e di illuminazione che rendono oggi omogeneo tutto il ‘sistema piazza Europa’.

 

INCONTRARSI SUL VIALE E NELLA PIAZZA – Il 21 maggio prossimo, dalle 16.30, viale Ramazzini torna alla città con un pomeriggio di festa tra mostre, spettacoli e food truck, esibizioni di skate, hip hop, breakdance, e si gioca a basket nel nuovo playground di piazzale Europa. Ecco il programma.

 

* Attività sportive

Basket. Tornei ed esibizioni di basket, minibasket, baskin, basket in carrozzina e gare di tiro, sfide 3vs3. In collaborazione con Fip Reggo Emilia, Asd Not in my House e le squadre reggiane di basket.

Skate. Si può provare il nuovo skate park assieme a skater reggiani; esibizioni di professionisti. Per l’utilizzo dell’impianto è obbligatorio presentarsi con la propria attrezzatura. I minori dovranno essere accompagnati dai genitori e muniti di protezione e casco.

Dance. Esibizioni e contest di hip hop e breakdance.

 

* Musica, spettacolo, cultura e intrattenimento

Street food e mercatino. Dal pomeriggio a sera inoltrata, prelibatezze dei food truck ospiti e passeggio tra le bancarelle del mercatino.

Mostra. “Un tocco di classe. L’occupazione delle Reggiane 1950-51”

La mostra è dedicata all’autogestione delle Officine meccaniche Reggiane e si compone di circa 100 fotografie originali dell’epoca. Ospitate negli spazi del Capannone 18, sono accompagnate da audio-narrazioni di Massimo Zamboni e due opere di street art di grandi dimensioni realizzate da Simone Ferrarini del Collettivo FX. In collaborazione con Cgil e Spazio Gerra.

 

Teatro dalle 17 alle 19

“Arte Operaia” – Spettacolo teatrale in cinque stazioni.

Durante l’occupazione delle Reggiane del 1950-51 gli operai diedero vita a dibattiti, cineforum, pubblicazioni di giornali di fabbrica, scrittura di racconti, poesie, canzoni e la messa in scena di opere teatrali. Attraverso musica, narrazioni e testimonianze degli attori in scena, lo spettacolo del Centro teatrale MaMiMò animerà il Capannone 18 e si snoderà attraverso cinque “stazioni” che prenderanno vita al passaggio delle persone.

 

Musica

dalle 16.30 alle 20, Old School HipHop and R&B session: Icestain Dj Set; Euro Nettuno Dj Set; e dalle 20 alle 24, Habitat Dj’s Showcase: BOB; Hurricane B; Nich All Us; Squ4re.

















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