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In Consiglio la “reazione” di Modena a dieci anni dal sisma

A che punto è la ricostruzione e a quanto ammontano i costi sostenuti per “ripartire”? Quali sono gli effetti psicologici subiti dai cittadini e quelli sociali che si sono riflessi sulla comunità? Le scosse si potevano prevedere e quanto è importante prepararsi agli eventi catastrofici? E come ha reagito Modena? Sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati giovedì 19 maggio nel Consiglio comunale di Modena, dove è in programma un momento di memoria e riflessione a dieci anni dai terremoto del 20 e 29 maggio 2012, con la partecipazione di rappresentanti della Regione Emilia-Romagna e col contributo di due esperti, Gianluca Valensise dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e la psicoterapeuta Enrica Luppi.

Non mancheràanno, tra le varie riflessioni sul sisma, un riferimento e un parallelismo con l’emergenza sanitaria da Coronavirus, per il carattere emergenziale che definisce questi due eventi catastrofici e per le ricadute sociali e sul territorio che accomunano la pandemia e le scosse. I cittadini possono seguire l’iniziativa collegandosi al sito web del Comune (www.comune.modena.it/il-governo-della-citta), dove la seduta è trasmessa in diretta streaming dalle ore 15, quando è previsto l’appello dei consiglieri.

L’approfondimento inizia con l’introduzione del presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi e con l’intervento del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, anche con riferimento al ruolo di assessore regionale che si occupò proprio delle conseguenze del terremoto fino al 2014. Quindi sono in programma gli interventi di Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale dell’Emilia-Romagna, e di Enrico Cocchi, direttore dell’Agenzia regionale per la ricostruzione, che faranno il punto sulla ricostruzione post-sisma nella provincia modenese.

A seguire Valensise a Luppi svilupperanno l’argomento dei costi sociali dell’emergenza sisma, declinandolo in base alle proprie competenze: il dirigente dell’Ingv parlerà dell’importanza, per un territorio, di dotarsi di un articolato piano di prevenzione, illustrando anche col supporto dei dati l’impatto degli eventi naturali in Italia dal 1861 al 2013; mentre la psicoterapeuta, con l’intervento intitolato “Consentire di vivere la paura permette di aprire alla speranza”, rifletterà sugli effetti psicologici del terremoto a dieci anni dall’accaduto.

Dopo l’ampio momento dedicato alla ricorrenza dal sisma, i lavori del Consiglio comunale continuano con la votazione di due delibere incentrate sull’adesione alla proposta di convenzione per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di raccolta dei funghi epigei spontanei fra il Comune di Modena e l’Ente di gestione parchi Emilia centrale, le Unioni dei Comuni modenesi dell’Area nord, delle Terre d’Argine, del Sorbara, del Distretto ceramico e delle Terre dei Castelli e il Comune di Mirandola; e sulla nuova convenzione modificata relativa al permesso di costruire convenzionato per la realizzazione di un intervento residenziale in strada Chiesa Saliceta San Giuliano.

Infine, l’Assemblea ha in programma la discussione di sei ordini del giorno a partire da quello, proposto da Sinistra per Modena, Europa verde – Verdi, Modena civica e Movimento 5 stelle, sul sostegno all’iniziativa “Per il diritto alla cura, nessun profitto sulla pandemia”. Le altre mozioni riguardano i progetti di sviluppo dello stadio Braglia (due distinti documenti presentati da Lega Modena, Forza Italia e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e da Pd, Sinistra per Modena e Modena civica), il nuovo polo logistico di Conad nord-ovest (Pd e Modena civica), l’introduzione del “vigile di quartiere” (Lega Modena, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Forza Italia) e la ricorrenza e le celebrazioni per il corpo degli Alpini e dell’Associazione nazionale alpini (Pd).

















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