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Carpi, il Comune intende restaurare lapidi storiche ormai illeggibili

Il Comune di Carpi è intenzionato a restaurare le lapidi commemorative dedicate – su edifici privati – a personaggi che hanno dato prestigio alla città: lo annuncia Marco Truzzi, assessore a Lavori pubblici e Patrimonio storico-artistico, rispondendo a un articolo di un settimanale locale sulle competenze della manutenzione. Molti dei marmi infatti son stati erosi dagli agenti atmosferici, rendendo difficile leggere le iscrizioni: « E’ nostra intenzione – spiega Truzzi – procedere con i lavori di pulizia e restauro conservativo entro la fine del nostro mandato, previo censimento e valutazione, per rendere di nuovo leggibili le scritte: sarà anche un modo per rinnovare la gratitudine della nostra comunità a personaggi che le hanno dato lustro, nei vari campi. »

Solo in Centro storico si conta una decina di lapidi, apposte su private abitazioni dove son nati o hanno vissuto figure come il risorgimentale Giuseppe Rocca (1800-1873), studiosi come l’abate Paolo Guaitoli (1796–1871) e l’avvocato Eustachio Cabassi (1730-1796), il gesuita e santo Bernardino Realino (1530–1616) e il beato Odoardo Focherini (1907-1944), il dirigente socialista e senatore Alfredo Bertesi (1851-1923), ma anche eroi nazionali come Garibaldi (nell’omonima piazza) o luoghi scomparsi come porta Mantova (all’inizio del portico di corso Fanti). Fra quelle su edifici pubblici, le due sulla facciata del Torrione degli Spagnoli (una del 1881, l’altra del 1889) che ricordano la fine della « tirannide papale » con la presa di Porta Pia e l’annessione di Roma al Regno d’Italia.

















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