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La Polizia di Stato di Bologna arresta due rom gravemente indiziati della commissione di otto episodi di furto aggravato

La Squadra Mobile della Questura di Bologna, il 15 febbraio ha eseguito l’Ordinanza del GIP del Tribunale di Bologna che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone di etnia rom, gravemente indiziate di aver commesso otto episodi di furto aggravato, in alcuni casi seguiti dall’indebito utilizzo di carte di credito, commessi nei parcheggi dei supermercati dell’area metropolitana.

Le misure cautelari sono il frutto di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna e condotta dalla Squadra Mobile – IV Sezione Contrasto al crimine diffuso tra i mesi di aprile e giugno del 2021.

L’attività investigativa è stata avviata in seguito all’accertamento del ripetersi di numerosi episodi di furto aggravato nei pressi dei supermercati e centri commerciali dell’area metropolitana di Bologna portati a termine o con destrezza, attraverso l’apertura dello sportello approfittando della distrazione delle vittime che stavano riponendo la spesa in auto, ovvero con violenza sulle cose attraverso la rottura del finestrino delle auto.

Una tecnica collaudata, quella utilizzata dai due rom, che colpiva le vittime, principalmente donne ed anziani, quindi con minori capacità di difendersi, nei parcheggi dei centri commerciali e dei supermercati, essendosi registrati colpi a Casalecchio di Reno, a Bologna presso l’Esselunga di via Guelfa e presso il centro commerciale “Meraville”, e anche a Ravenna presso il supermercato “Cash&Carry”, furti che hanno fruttato un bottino complessivo di oltre 6000 euro, frutto anche dei prelievi indebiti conseguiti con le carte di pagamento delle vittime presso gli istituti bancari della città.

Proprio alla luce della recrudescenza del fenomeno la Squadra Mobile ha approfondito diversi episodi portati a termine con questa tecnica riuscendo a individuare i due indagati e la macchina da loro utilizzata, una Seat Leon nera alla quale quotidianamente applicavano targhe clonate per rendere più difficoltosa la loro identificazione. L’analisi approfondita dei sistemi di videosorveglianza ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza per i due indagati in relazione agli episodi contestati, anche grazie al sequestro di alcuni indumenti indossati dai due in occasione dei furti e dei prelievi indebiti.

La ricostruzione degli episodi delittuosi da parte della Squadra Mobile con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna, ha portato il GIP del Tribunale di Bologna ad applicare ai due indagati la misura cautelare della custodia cautelare in carcere. Gli indagati sono stati rintracciati in data 15 febbraio e tradotti presso la Casa Circondariale di Bologna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le misure cautelari eseguite rientrano in una più ampia attività di indagine portata avanti dalla Squadra Mobile proprio per arginare il fenomeno dei furti nei pressi dei supermercati e quindi per cercare di rendere “sicura” l’attività di spesa quotidiana dei cittadini.

















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