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Albinea, la scuola di italiano per stranieri dedicata a Mory Cherif, che morì nel Mediterraneo permettendo al fratello di vivere e realizzare il suo sogno

Ha salvato il fratello consegnadogli l’unico salvagente che aveva ed è annegato nelle acque del mar Mediterraneo. Prima di scomparire tra le onde ha detto al fratello: “Salvati tu che hai un sogno”. Quel sogno per Karamoko Cherif era giocare a calcio in Italia ed è diventato realtà, e quella frase si è trasformata nel titolo di un libro in cui ha raccontato il calvario del viaggio che lo portò dalla Nuova Guinea in Italia.

Una storia davvero straziante quella di questi due fratelli, fatta di terrore, sacrificio, speranza, umanità e amore. Un gesto, quello di Imorana “Mory” Cherif, che l’amministrazione comunale di Albinea ha deciso di fare proprio e di elevare a modello. Così, durante l’incontro con Karamoko, andato in scena l’etate scorsa all’interno della rassegna “Tu sì che vali, storie di sport e di vita”, il sindaco Nico Giberti aveva annunciato la volontà di dedicare la scuola di italiano per adulti stranieri del C.I.P.A. Reggio Sud, da poco ristrutturata e inaugurata, alla sua memoria e quella di tutte le vittime del mare.

La dedica avverrà con un momento ufficiale che si terrà sabato 22 gennaio, alle ore 11, nella sede della scuola di italiano in via Morandi 9.

Saranno presenti il sindaco Giberti; la responsabile della scuola, Paola Casi; Karamoko Cherif, fratello di Mory e il giornalista della Gazzetta dello Sport Giulio di Feo, coautore del libro “Salvati tu che hai un sogno” (edito da Mondadori).

 

All’ingresso della sala che ospita la scuola sarà affissa questa nota:

IMORANA “MORY” CHERIF (Guinea, 5 marzo 1996 – Mar Mediterraneo, 18 dicembre 2016)

Imorana, detto “Mory”, era Il fratello di Karamoko Cherif, l’autore del libro “Salvati tu che hai un sogno” edito da Mondadori.

Mory e Karamoko erano due fratelli originari della Guinea. Dopo la perdita del padre e della madre decisero, secondo percorsi diversi, di fuggire dalla guerra. Riuscirono a imbarcarsi insieme su un gommone partendo dalla Libia con destinazione Italia: luogo dove Karamoko Cherif, ottimo giocatore di calcio, sognava di diventare professionista. La vita di Mory però si spense tragicamente quando il gommone iniziò a imbarcare acqua e naufragò nel mezzo del Mar Mediterraneo. Mory fece un ultimo gesto prima di sparire per sempre tra le onde… allungò uno dei pochissimi giubbotti di salvataggio al fratello e gli disse “Salvati tu che hai un sogno”. Oggi Karamoko Cherif ha iniziato la sua carriera di calciatore e il Comune di Albinea e il C.P.I.A Reggio sud, insieme a lui, dedicano questa sala studio alla memoria di suo fratello Mory e, con lui, a tutte le vittime del mare”.

Dopo il taglio del nastro la cerimonia prevede un momento musicale con l’esibizione di un musicista al flauto traverso.

 

 

















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