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L’inflazione a Modena in dicembre

L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato nel mese di dicembre 2021 sul territorio comunale di Modena, risulta in aumento sia su base tendenziale annua (+ 3,5 per cento) sia su base congiunturale rispetto al mese di novembre (+ 0,6 %). È quanto emerge dal calcolo dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat. I valori di dicembre portano il tasso d’inflazione del 2021 al 2 %.

Gli indici dei prezzi al consumo di dicembre 2021 sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia; da segnalare il fatto che, già dalla fine di maggio, la progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria e la riapertura graduale della maggioranza delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo hanno limitato le criticità dei mesi precedenti, a partire da una netta diminuzione del numero di mancate rilevazioni che aveva raggiunto il picco nel mese di aprile 2020.

In particolare, in dicembre i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale ancora in rialzo (+ 0,5 %) sul totale dei beni; si rileva l’andamento positivo, infatti, per gli altri beni (+ 1,2 %), beni durevoli (+ 2,2 %) e gli alimentari (+ 0,2 %). Gli energetici (- 0,2 %), dopo diverse mensilità in ascesa, subiscono una lieve flessione mensile. Il totale dei servizi è in aumento (+ 0,7 %): nello specifico, segno più per i servizi ricreativi e culturali (+ 0,7%); servizi relativi ai trasporti (+ 2,5 %) e i servizi vari (+ 0.2 %). Invariati i servizi relativi all’abitazione; sempre stabili i tabacchi.

La divisione “Mobili, articoli e servizi casa” (+ 2,4 %) si dimostra quella con l’aumento percentuale più rilevante: quella di dicembre 2021 è una mensilità molto positiva per la categoria, che vede crescere i prezzi di: mobili e arredi; grandi elettrodomestici; beni non durevoli per la casa; cristalleria; piccoli utensili e accessori vari; per contro, calano lievemente i piccoli elettrodomestici e gli articoli tessili per la casa. Incremento significativo anche per “Ricreazione, spettacolo e cultura” (+ 2,3 %): sono in ripresa le spese sui pacchetti vacanza, animali domestici e relativi prodotti, prodotti per il trattamento dell’informazione (computer e simili), articoli per il giardinaggio; mentre si nota una flessione per giornali e periodici. In crescita pure “Trasporti” (+ 1,1 %), con diverse le classi di spesa in crescita nell’ultimo mese del 2021: automobili; manutenzione e riparazioni di mezzi di trasporto privati; trasporto su rotaia. Da segnalare i forti aumenti sul trasporto aereo. In flessione congiunturale i prezzi dei carburanti, comunque in deciso aumento sul dato del dicembre 2020.

“Altri beni e servizi” fa segnare un + 0,5 % per via del segno positivo per le seguenti classi di spesa: gioielleria e orologeria; apparecchi non elettrici per la cura della persona; spese bancarie e finanziarie; altri effetti personali. Nessuna classe di spesa vede un calo congiunturale. “Alimentari e bevande analcoliche” fa segnare un + 0,3 %: la categoria presenta prezzi in salita in quasi tutte le sue classi di spesa; in particolar modo i vegetali; i dolciumi; caffè, tè e cacao e i latticini. Fanno eccezione al generale trend positivo i prezzi della frutta e di oli e grassi, in flessione.

In “Abitazione, acqua ed energetici” (+ 0,2 %) continuano a salire i prezzi dell’energia elettrica; per il resto, si evidenzia una sostanziale stabilità nelle restanti classi di spesa, con affitti, gas di rete e spese condominiali che non presentano variazioni rispetto a novembre.

Infine, “Servizi ricettivi e ristorazione” vede un lieve incremento (+ 0,1 %): da una parte si riconferma la flessione per i servizi di alloggio, dall’altra ristoranti e bar marcano un’altra mensilità positiva.

La divisione che, al contrario, nel mese di dicembre 2021 segna il calo più significativo, per quanto moderato, è “Bevande alcoliche e tabacchi” (- 0,5 %): nella divisione, a rilevazione centralizzata nazionale, diminuiscono le spese su alcolici e vini, mentre sono invece in aumento le birre e i tabacchi restano stabili. L’ultima variazione riguarda “Comunicazioni” (- 0,1 %): nella categoria, anche in questo caso a intera rilevazione centralizzata nazionale, scendono i prezzi degli apparecchi telefonici e rimangono stabili i servizi postali e di telefonia.

Invariati i settori di spesa relativi a “Istruzione”; “Abbigliamento e calzature”; “Servizi sanitari e spese per la salute”.

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.

















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