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Covid, la situazione all’AOU di Modena: 63 i ricoveri in meno rispetto al 2021

Ad oggi, sono presenti in Azienda 194 pazienti con riscontro di tampone positivo, di cui: 163 ricoverati in degenza ordinaria (104 al Policlinico, 59 a Baggiovara), 14 in terapia semintensiva (tutti al Policlinico) e 18 in terapia intensiva (12 al Policlinico, 6 a Baggiovara). Un anno fa, 14 gennaio 2021, i ricoverati erano: 257 totali 194 in ordinaria e 63 tra intensiva e semi intensiva.

Ecco un raffronto tra i due periodi:

Dei 194 pazienti, 131 sono ricoverati per le conseguenze del Covid-19, mentre i restanti 63 per altre patologie, con riscontro occasionale di tampone positivo.

 

La riorganizzazione delle chirurgie

L’attuale impegno delle strutture sanitarie provinciali nella gestione di questa quarta ondata epidemica ha reso necessario attuare riorganizzazioni delle aree di degenza per dare risposta alle crescenti esigenze di ricovero di pazienti Covid+.

Per far fronte a queste necessità, a partire dalla seconda metà del mese di dicembre, alla già prevista e fisiologica riduzione legata al periodo natalizio, è stata affiancata una progressiva rimodulazione della programmazione chirurgica continuando a garantire l’attività emergente, urgente, non procrastinabile, oncologica in classe A e trapiantologica.

Nonostante la revisione dell’attività chirurgica, è stato garantito il mantenimento di circa il 40% dell’attività nel periodo dal 25 dicembre al 10 gennaio e, dalla prossima settimana, di circa il 60%.

In questo momento di picco epidemico, l’assetto descritto potrà essere protratto per consentire rapide riorganizzazioni delle aree di degenza, ma verrà comunque garantita l’effettuazione di interventi chirurgici prioritari; a tal proposito, la rimodulazione delle sedute operatorie è stata pianificata in modo da offrire spazi adeguati all’esecuzione degli interventi urgenti, emergenti e indifferibili, oltre alla patologia con codice di priorità A, con particolare attenzione alla patologia oncologica.

Questa revisione organizzativa consentirà alle strutture ospedaliere di adeguare in maniera flessibile il numero dei posti letto attivi dedicati a pazienti Covid+ sia di area medica che di area intensiva e semintensiva, attivando gradualmente nuovi settori sulla base dell’andamento epidemiologico e le conseguenti necessità di ospedalizzazione, in collaborazione con l’Azienda USL.

Infine, è importante sottolineare che l’attività di specialistica ambulatoriale non ha subito alcuna riduzione, pertanto i percorsi di diagnosi e presa in carico dei pazienti continuano ad essere attivi e garantiti.

 

















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