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Anche in provincia di Modena nei cantieri operano imprese che eseguono lavori senza applicare il relativo contratto

Un fenomeno sempre più diffuso che mina le regole della libera concorrenza e che, cosa ancora più grave, apre pericolosi spiragli al mancato rispetto delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Questi i due motivi principali che spingono il Collegio Imprenditori Edili Emilia a sollevare, con determinazione e preoccupazione crescente, la questione riguardante la necessità di una rigorosa applicazione dei contratti collettivi di categoria ogni qualvolta si eseguono lavori edili.

Troppo spesso infatti, anche nella provincia di Modena nei cantieri operano imprese che eseguono lavori tipici del settore delle costruzioni senza però applicare il relativo contratto. Gli spazi concessi da una lettura non restrittiva delle norme purtroppo oggi ci sono, e così si arriva a vedere applicate le regole del contratto metalmeccanico o dei trasporti, dove invece si sta realizzando un edificio. Il tema non è, naturalmente, la validità in assoluto delle norme, quanto il fatto che siamo di fronte, in particolare nell’ambito della sicurezza, a contesti sostanzialmente diversi, non sovrapponibili: è di tutta evidenza che così si creano delle zone grigie.

“Non si tratta di una questione di forma anche perché il tema riguarda prima di tutto la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sappiamo che nel nostro settore l’impegno deve essere costante e che dobbiamo fare ancora di più per prevenire qualsiasi forma di incidente ma, al tempo stesso, abbiamo la consapevolezza che solo attraverso l’applicazione della contrattazione collettiva di settore, con i suoi puntuali obblighi in materia di formazione e sicurezza, si possono ottenere risultati concreti” sottolinea Claudio Candini presidente del Collegio Imprenditori Edili Emilia.

Anche per questo motivo l’Associazione, che fa capo a Confapi Aniem, saluta molto positivamente l’iniziativa congiunta presa a livello nazionale da tutte le principali sigle datoriali e sindacali del settore, che hanno scritto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando. Una missiva, in cui oltre a condividere l’importanza dei controlli, si sollecita un intervento anche a livello normativo affinché siano eliminate le possibilità di applicare contratti collettivi non di settore in caso di esecuzione di lavori inerenti i cantieri edili e di costruzioni.

“Un intervento di questa natura sarebbe auspicabile anche per garantire un maggiore rispetto delle regole riguardanti la libera concorrenza” conclude Claudio Candini.

















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