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Coppia di anziani raggirata e derubata a Reggio Emilia

«Dobbiamo controllare se dentro casa ci sono due ladri, apra l’armadio che verifichiamo». In questo modo due truffatori, indossando una casacca posticcia con barre fluorescenti e spacciandosi per brigadieri dei carabinieri, hanno derubato a Reggio Emilia, una copia di anziani (un 90enne e la moglie 87enne) impossessandosi dei monili in oro posseduti dalla copia e custoditi nell’armadio della loro camera da letto.

Nonostante quindi i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia – che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – tornano a colpire a Reggio Emilia i falsi appartenenti a forze di polizia ed enti vari che con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi.

E proprio questo è accaduto nella prima mattinata di ieri dove presso l’abitazione di una coppia di anziani, spacciandosi per appartenenti all’Arma dei carabinieri e traendo in inganno i due anziani con una pettorina fluorescente che indossavano, hanno raccontato di dover controllare se dentro l’abitazione c’erano due ladri che stavano cercando. I malviventi, carpita la fiducia dell’anziana, entravano in casa per poi facendo credere di dover cercare anche nell’armadio della camera lo facevano aprire impossessandosi di tutti i monili in oro posseduti dalla copia ottenuti i quali si dileguavano. Materializzato di essere stati raggirati e derubati i due anziani chiamavano il 112 dei carabinieri che  oltre a intervenire sul posto per le constatazioni di legge hanno scatenato nel capoluogo reggiano una vera e propria caccia all’uomo, che al momento però non ha dato esito positivo.

L’episodio tuona come un vero e proprio campanello d’allarme per gli stessi Carabinieri reggiani e fermo restando le risultanze investigative su questo episodio rilanciano la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani ricordano loro i consigli che possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non “restare vittime” di questi malviventi:

  • non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;
  • non mandare i bambini ad aprire la porta;
  • prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto aprire con la catenella attaccata;
  • in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;
  • prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all’ufficio di zona dell’Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
  • tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
  • non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
  • mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
  • se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta.
















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