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Il museo all’aperto di Paolo Gualandi

Bologna-Tolè biglietto di sola andata. Almeno per ora è così per lo scultore bolognese Paolo Gualandi che, 20 anni fa, ha scelto di lasciare la città per trasferirsi nell’Appennino bolognese, precisamente a Tolè di Vergato nel Podere Molino Balone – Casoncello. Una scelta non solo di vita, ma anche artistica, infatti, Paolo Gualandi oltre ad aver creato un laboratorio di scultura e dato vita ad una vera e propria area museale, sia in spazi interni che esterni, chiamata O.A.S.I. (Opificio Artistico Silvestre Ideale). Si tratta di un progetto volto alla fruizione sostenibile e responsabile del territorio attraverso percorsi artistici e culturali, incontri, laboratori, attività outdoor ed esperienze in natura curato dall’Associazione “La Nottola” che qui ha sede. Una sorta di Rifugio Artistico in cui gli artisti hanno un luogo ideale dove maturare, promuovere, verificare, fare, e infine, esporre.

“Dopo aver rispristinato l’area io e mia moglie Patricia Brasili, abbiamo aperto, in questa realtà del territorio, attività culturali e artistiche legate alle arti visive” ha spiegato Paolo Gualandi. Nel tempo è nata “Bologna Velata”, uno spazio espositivo di raccolta d’arte permanente dove sono esposti artisti bolognesi della seconda metà del ‘900. Ogni anno vengono acquisite nuove opere per un progetto dall’ampio respiro culturale. “Gli artisti che hanno donato le loro opere hanno anche avuto un importante ruolo didattico” ha sottolineato Paolo Gualandi mentre ci accompagna in un tour in O.A.S.I.

L’area espositiva dal chiuso si sposta all’aperto con il letto del rio Ghiaia a fare da “sfondo” naturale per “I Raku”, la collezione permanente di ceramiche raku che vuole consentire ai visitatori di approfondire le conoscenze delle tecniche ceramiche nelle loro variabili.

Importante, inoltre, è la collaborazione con le scuole tramite un programma che permette agli studenti e agli insegnanti di fare esperienze inclusive e integrate tra arte e cultura una nel pieno rispetto dell’altra.

In tal senso è nato, nel 2018, l’Uroboro, esempio esecutivo di Art in Mud – “Ode alla Terra”, realizzato in adobe, argilla cruda mescolata con paglia e sabbia.

O.A.S.I. è visitabile tutto l’anno per informazioni e prenotazioni basta andare sul sito www.oasitole.it o scrivere a oasitole@notola.org o telefonare al 3294272992/3292164861

 

 

















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