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Il Bilancio di previsione del comune di Castel Maggiore: confermati servizi e investimenti, il debito rimane a zero, ritocco all’addizionale IRPEF

Dopo il passaggio in commissione, mercoledì prossimo il Bilancio di previsione 2022 approda in Consiglio comunale.

L’emergenza COVID purtroppo perdura e dunque anche il bilancio non può che essere ispirato in primis ad un principio di prudenza, oltreché naturalmente a rigore ed equilibrio. Il bilancio 2022 cerca di rispondere a una dura crisi che è in primo luogo sanitaria, ma che ha ripercussione in ambito sociale ed economico.

 

Il bilancio di previsione 2022 del comune di Castel Maggiore poggia su 3 punti fermi:

– mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi: vengono consolidati i servizi di welfare, per tenere conto della fase di emergenza che stiamo vivendo e le misure di sostegno delle fasce più deboli e dell’inclusione, con un’attenzione all’inclusione scolastica e sociale, per le persone diversamente abili e più deboli o anche solo semplicemente più fragili. Nel 2022 le spese correnti per sociale, scuola e cultura assommano a oltre 4 milioni duecentomila euro. Per tutela del territorio e ambiente la spesa corrente è di 3.700.000 euro.

– nuovi investimenti per 3.350.000 auro, per il 1° stralcio della nuova scuola media, per arredi scolastici, per gli arredi della nuova biblioteca, per manutenzioni straordinarie. e manutenzioni. A questi si sommano gli oltre 11 milioni di euro di investimenti in corso di realizzazione finanziati in anni precedenti;

– zero indebitamento: ancora una volta non si farà ricorso all’utilizzo dell’accensione di mutui o prestiti, evitando così l’aggravio di interessi e spese ai danni dei cittadini. L’indebitamento pro capite a Castel Maggiore rimane pari a Zero.

 

Sulle entrate purtroppo pesano riduzioni significative già riscontrate nel 2021: i minori trasferimenti dallo stato e le ricadute della pandemia sulle previsioni tributarie pesano per oltre 600.000 euro e ad oggi non sono presenti contributi a copertura dei maggiori costi Covid. A questo si aggiunge l’aumento dei costi per le utenze di edifici comunali e scuole a seguito dell’impennata dei prezzi delle materie prime, che ha un pesante impatto.

Matteo Cavalieri, Assessore al Bilancio, spiega che “dinanzi a un quadro generale non più sostenibile né rinviabile abbiamo dovuto apportare delle variazioni alle entrate tributarie con l’obiettivo di difendere i 3 grandi obiettivi prefissati. Mentre vengono confermate le aliquote IMU – ferme dal 2016, e le aliquote del Canone Unico (compresi gli interventi di esenzione del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche), è stata adottata una rimodulazione delle diverse aliquote sull’addizionale comunale Irpef, che aumenta per alcune fasce pur rimanendo al di sotto del massimo consentito e dell’imposizione della maggior parte dei comuni italiani, con una variazione mensile tra -4 e +7 euro per contribuente.

Il principio di progressività viene salvaguardato, e in particolare viene introdotta per la prima volta una soglia minima di esenzione fino a 12mila euro, che coinvolge una platea di 3.460 cittadini”.

La sindaca Belinda Gottardi commenta: “Ci troviamo dinanzi ad un bilancio previsionale coerente con le scelte e gli obiettivi di questa amministrazione, in grado di reggere nel complesso il peso di maggiori spese e minori entrate. Affrontiamo questa fase con realismo e piedi per terra, senza perdere di vista quell’idea di solidarietà e di coesione sociale che, assieme allo sviluppo sostenibile sono nel DNA della nostra comunità”.

 

















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