MILANO (ITALPRESS) – Andrea Orlando capisce, trova legittimo, ma non condivide lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 16 dicembre. “Si è giocato molto in questi giorni sul capire e non capire, sul sorprendersi oppure no. A me oggettivamente non sorprende che il sindacato riceva una pressione molto forte affinchè assuma un’iniziativa. C’è un evidente malessere nella società, anche perchè la pandemia ha reso evidenti le distorsioni del mercato del lavoro e le dimensioni del lavoro povero” dice Orlando al “Corriere della Sera”. “Voglio dire che capisco che la pandemia abbia aggravato diseguaglianze già intollerabili e che i dati della ripresa nascondano ancora forti elementi di precarietà. In fondo proprio il Covid-19 ha creato una nuova consapevolezza degli errori insiti in alcune scelte fatte sui sistemi di welfare e sul mercato del lavoro negli ultimi vent’anni. E capisco che tutto ciò sia fonte di grande tensione sociale, in Italia e in tutta Europa”. Sulla decisione del leader della Cgil Maurizio Landini di lanciare lo sciopero, Orlando aggiunge: “Questo sciopero mi sembra legittimo, comprensibile, ma basato su un presupposto che non è condivisibile: cioè che con un singolo passaggio parlamentare, con questo quadro politico e con la pandemia non ancora alle spalle, si possano cancellare tendenze di fondo che connotano il nostro modello di sviluppo”.
Il ministro del Lavoro lancia quindi un messaggio al sindacato: “Si sono fatti passi avanti sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Ora c’è spazio per discutere il fatto che questa estrema frammentazione e precarietà della forza lavoro, oltre a essere ingiusta, è sempre meno compatibile con i grandi investimenti che si faranno su formazione e capitale umano” dice Orlando che conclude “E’ il momento di non interrompere il confronto”.(ITALPRESS).
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